sabato 12 luglio 2025

BRAZIL, 1985, TERRY GILLIAM: UN DRAMMA ONIRICO


In un futuro indeterminato il mondo è finito sotto il dominio di un potere schiacciante e freddo che controlla tutti attraverso una opprimente burocrazia, ottusamente attaccata al rispetto per le "regole", anche quelle più assurde.
Sam lavora presso l'archivio del potentissimo Ministero dell'Informazione e non ha velleità di carriera, contento della sua vita ordinaria. La madre tenta in tutti i modi di favorirne la promozione, anche attraverso le sue altolocate conoscenze, coltivate durante banchetti luculliani interrotti da attentati compiuti da terroristi che non si vogliono piegare a questo sistema; da notare che ormai la gente è così assuefatta da non prestarci quasi nemmeno più attenzione, basta un pannello e i feriti a pochi metri spariscono dalla vista di coloro che si stanno godendo la cena.
Ad un certo punto avviene - incredibilmente - uno sbaglio. Il sistema ordina l'arresto di Buttle al posto del terrorista Tuttle, mandando così in crisi il direttore dell'archivio.
Sam tenta di risolvere il problema, ma si troverà davanti agli occhi Jill, la donna dei suoi sogni; l'espressione è stata usata in modo letterale, visto che l'uomo ogni notte va nel suo onirico mondo dove - in sembianza di cavaliere alato - si trova a combattere contro mostri assurdi per salvare la sua bella.


Di qui Sam comincerà a mettere in dubbio il suo rispetto per la gerarchia e le regole, sfruttando la promozione per poter rintracciare Jill, ed arrivando a cooperare con il terrorista Tuttle per salvare la sua casa dai tecnici troppo zelanti, arrivati a distruggerla (per ripicca) pur di riparare un guasto.
Viene quindi ricercato egli stesso, arrestato, poi liberato dai suoi amici terroristi, ma in un finale allucinato e sconvolgente gli spettatori si renderanno presto conto che l'unica via di fuga possibile è solo quella confinata nei sogni.

Bellissimo film, denso di significati e messaggi profondi. Dalla critica al sistema cieco ed opprimente messo in atto spesso dalle istituzioni, passando per l'apatia della gente, ormai contenta di guardare la tv e sopravvivere invece di lottare, passando per il potere dei media e di chi controlla l'informazione che può facilmente trasformare in "terroristi" coloro che si oppongono a questo mondo assurdo.
I piatti tutti uguali, i menu giganteschi che permettono di scegliere solo attraverso numeri, le voci automatiche che rispondono anche alle emergenze, sono segni di una crisi profonda, profetizzata dalla pellicola 30 anni fa, ma forse oggi non così lontana dalla realtà.
Poi il tema dell'amore, dell'unica scintilla di vita che può smuovere improvvisamente la coscienza di chi dorme, rassegnato o forse addirittura felice di scandire la sua vita come fosse un evento programmato dall'inizio alla fine. 

Per concludere la tematica del sogno: illusione di libertà o stimolo per la riscossa? Il finale sembra spingere per la prima ipotesi, ma noi spettatori non possiamo che "risvegliarci" dalla visione della pellicola con una consapevolezza diversa...

p.s. perché, vi chiederete, questo titolo per il film? Perché " Aquarela do Brasil " è la colonna sonora che accompagna la storia, con un senso di dissonanza tra musica e realtà che rende il tutto ancora più surreale.

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