mercoledì 8 maggio 2024

LE SETTE MERAVIGLIE DEL MONDO ANTICO

Le sette meraviglie del mondo sono delle opere architettoniche e scultoree, considerate le migliori in assoluto in età antica da parte dei greci e dei romani.

Uno dei primi autori a codificare il canone delle sette meraviglie fu Antiparo di Sidone, nella Anthologia graeca, intorno alla metà del secondo secolo a.c. L'autore greco vicino ai neoteroi cita diversi elenchi precedenti al suo, risalenti fino a due secoli prima, testimoniando così una tradizione consolidata su questi capolavori architettonici.




L'opera di Sidone si basava, comunque, su fonti tratte da viaggi di singoli esploratori, i quali avevano condiviso l'ammirazione per le sette meraviglie, limitando le descrizioni ad artefatti umani, mentre per quanto riguarda le sette meraviglie naturali bisognerà aspettare i giorni nostri.

Tutte le opere sono situate lì dove fiorirono le più grandi civiltà del mondo antico, tra Egitto, Grecia e Mesopotamia, attorno al nostro caro Mediterraneo.

Giardini Pensili di Babilonia

 
Secondo la leggenda i giardini pensili di Babilonia sarebbero stati fatti realizzare da Semiramide, regina assira collocata da Dante nel girone dei lussuriosi.


In realtà i giardini furono edificati all'inizio del VI secolo a.c. da Nabucodonosor II; l'opera era stupefacente non solo per la commistione tra elementi naturali ed artificiali, ma soprattutto per la notevole perizia tecnica del sistema idrico.

Colosso di Rodi
La statua del dio Helios fu costriuta a Rodi per festeggiare il respingimento dell'assedio condotto da parte del macedone Demetrio. L'opera fu affidate a Carete di Lindo che riuscì incredibilmente a innalzarla per ben 30 metri. Una sessantina di anni dopo la statua crollò in seguito ad un terremoto e i rodiesi decisero di non ripararla, forse per motivi religiosi; con la conquista araba i resti furono distrutti. Il Colosso doveva assomigliare alla Statua della libertà, dato che reggeva una fiaccola ed aveva la testa cinta da una raggiera.


Mausoleo di Alicarnasso


Mausoleo di Alicarnasso



Mausoleo di Alicarnasso

La gigantesca tomba fu fatta costruire da Artemisia per il fratello Mausolo a metà del IV secolo a.c., iniziando così la tradizione dei grandi monumenti funerari detti, appunto, "mausolei". Distrutto anch'esso da un terremoto, sopravvive solo nei resti dei cavalli e della quadriga, conservati al British Museum. L'opera fu progettata da da Satiro e Pitide.


Tempio di Artemide a Efeso

Il tempio di Efeso fu probabilmente edificato su altre opere precedenti, raggiungendo dimensioni tali da non essere più eguagliato nel futuro. Secondo la leggenda fu arso dal pastore Erostrato, desideroso di passare alla storia, mentre la dea era distratta dalla nascita del grande Alessandro.

La distruzione definitiva fu compiuta dai cristiani nel V secolo d.c.

Faro di Alessandria
Costruito sull'isola di Pharos di fronte al porto di Alessandra d'Egitto, all'inizio del III secolo a.c., l'opera segnò la dinastia di due re tolomei (Tolomeo I e Tolomeo II). Secondo fonti romane poteva essere scorto a 50 km di distanza, guidando le navi per i fondali impervi.

Per produrre una luce così intensa vennero probabilmente usati degli specchi, seguendo tecniche consolidate dagli antichi egizi. Sopravvissuto fino al 1300, crollò in seguito a dei terremoti.










La statua di Zeus a Olimpia
La statua di Zeus a Olimpia

Statua di Zeus a Olimpia

 
Realizzata nel 436 a.c. da Fidia, l'opera era collocata nella navata principale del tempio di Zeus. Lo scultore fu il più grande dell'epoca periclea, autore di opere encomiastiche, oltre che di quelle sacre sacre, lo ricordiamo anche per l'innovazione del panneggio bagnato. La statua rimase al suo posto per otto secoli, desiderata da tutti al punto che, secondo Svetonio, l'imperatore Caligola cercò inutilmente di impossessarsene. Il funzionario bizantino Lauso la portò nel suo palazzo, a Costantinopoli, e con esso finì distrutta in un incendio.








La Grande Piramide di Giza
La Grande Piramide di Giza

Piramide di Cheope a Giza

La Piramide di Giza è la più grande delle tre piramidi della necropoli. L'unica superstite delle sette meraviglie è anche la più antica, dato che fu edificata nel 2500 a.c., dopo un lavoro durato circa 15 anni. Alta quasi 150 metri e larga 230, l'opera è stata realizzata con tecniche non ancora pienamente decifrate, lasciando dietro di sé un alone di mistero comune a molti altri reperti antichi.

4 commenti:

  1. Un post davvero interessante per ripercorrere il gusto tipicamente antico per la selezione di capolavori (letterari o artistici che fossero). E' un vero peccato non poter ammirare molti di questi monumenti, ma la piramide di Giza e i resti del mausoleo di Alicarnasso ci danno l'idea della spettacolarità che dovevano avere quelli perduti!

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    1. Hai ragione, un vero peccato che molti siano scomparsi :-( Mentre scrivevo, pensavo "maledetti terremoti!".
      p.s. Complimenti per il tuo blog, davvero molto interessante.

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    2. E dove non sono arrivati i terremoti ci hanno pensato gli esseri umani! :(
      Grazie, sono onorata dei complimenti dato che anch'io trovo interessantissimo questo blog!

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  2. Mi credi se ti dico che ancora oggi 'sbavo' al pensiero delle sette meraviglie cancellate dalla faccia della terra?? Sono un sunto di quello che per noi moderni e figli di una civiltà di condomini e urbanizzazione indifferenziata è stata l'antichità, una civiltà capace cioè di grandi ingiustizie, è vero, ma anche di concentrare la bellezza e la forma in opere colossali e magnifiche che oggi non sarebbero più nemmeno lontanamente immaginabili. Personalmente, poi, ho un debole per il Colosso di Rodi e i Giardini pensili...

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