mercoledì 30 luglio 2025

LA RIVOLUZIONE CULTURALE DI INIZIO '900


All’inizio del Novecento
il mondo della cultura venne ravvivato  da
numerosi contributi materiali ed intellettuali.


I nuovi mezzi di trasporto
e di comunicazione cambiarono la tradizionale percezione dello spazio e del tempo:
il consolidarsi del trasporto ferroviario e gli albori di quello aereo
accorciarono i tempi di spostamento delle persone, nel contempo la diffusione
dell’automobile permise gli individui di muoversi anche in maniera indipendente;
il telefono rese ancora più rapida e pratica la possibilità di comunicare
offerta dal telegrafo; la radio e il cinematografo ampliavano sia l’offerta
informativa che le possibilità artistiche.


Queste innovazioni furono
indubbiamente il frutto del progresso scientifico e dell’ideologia positivista
che aveva concesso alla stessa scienza una fiducia immensa, ma, nel contempo,
questi cambiamenti mutarono il rapporto dell’uomo con il mondo e misero in
crisi ogni certezza.


La teoria della
relatività, elaborata per la prima volta da Albert Einstein
(1879-1955) nel 1905, allontanò l’idea di una possibile comprensione oggettiva
della realtà e, in seguito alla sua formulazione, ci si rese conto che persino
scienze tradizionalmente considerate “esatte”, come la matematica e la fisica,
in realtà non riuscivano ad analizzare il mondo con una visione totale ed
univoca.


In ambito filosofico le
teorie di Friedrich Nietzsche (1844-1900)


rivoluzionarono questo settore
culturale, ma il suo pensiero influenzò anche la letteratura, a partire dalla
produzione  di D’Annunzio che, tra
l’altro, in molti passaggi tradì l’autenticità del maestro. Nietzsche rinunciava
a qualsiasi fiducia nelle certezze della filosofia tradizionale,  sostituì la concezione lineare del tempo con
quella ciclica dell’ “eterno ritorno”, smascherò le illusioni dell’uomo moderno
e le ipocrisie della morale borghese arrivando ad anticipare molte dei futuri
traguardi della psicoanalisi.


Oltre al filosofo tedesco
è doveroso ricordare l’importanza delle teorie vitalistiche di Henri Bergson (1859-1941) secondo il
quale la vita è una continua creazione che può essere rivelata tramite l’intuizione
e solo in parte dalla scienza, poiché quest’ultima è impossibilitata a cogliere
tutti gli aspetti della realtà nella loro interezza. Il filosofo francese,
inoltre, contrappose all’idea di un tempo “spazializzato” quella di un tempo
“vissuto”, interiore alla coscienza.


Tutte queste nuove correnti
di pensiero di tipo irrazionalistico e vitalistico contribuirono alla crisi del
Positivismo, ne mostrarono i limiti e resero evidente la sua incapacità di
fornire tutte le risposte necessarie all’uomo desideroso di non fermarsi più
soltanto ad una visione superficiale e fenomenica della realtà. La corrente
positivista, in particolare, aveva cercato di analizzare anche l’interiorità
dell’uomo attraverso criteri meccanici e puramente quantitativi, nella
convinzione che  la sfera psichica
obbedisse a precise leggi spiegabili in maniera razionale ed univoca. 


L’analisi dell’inconscio,
condotta da Sigmund Freud
(1856-1939), tra Ottocento e Novecento, mise in crisi il concetto stesso di
integrità del soggetto.


Gli studi del medico
viennese influenzarono profondamente tutte le arti, ed egli stesso fu
consapevole della portata epocale delle sue teorie, decidendo di pubblicare L’interpretazione dei sogni (1899)
postdatando l’anno di edizione, per conferire all’opera un carattere di
apertura e non di chiusura di secolo.


Secondo Freud non bisogna
considerare l’uomo come un essere dal carattere unitario, ma al suo interno
egli è diviso tra una zona consapevole, in cui dominano ragione e volontà, e
un’altra inconscia che si manifesta nei sogni, nelle nevrosi, nelle pulsioni
improvvise ed istintive. Gli effetti di queste teorie apparvero, all’inizio,
rivoluzionarie ed antipositiviste, ma l’idea di Freud era  quella di studiare scientificamente le
reazioni della sfera inconscia, per poterne controllare gli squilibri e curare
gli eccessi. 


Le idee di Freud influenzarono
in maniera decisiva il mondo della cultura, in particolare il campo letterario.


Nel saggio Il poeta e la fantasia (1909) Freud definisce l’arte come un
fenomeno compensativo, in posizione intermedia tra frustrazione ed appagamento.




 La teoria dell’inconscio è alla base della
tecnica del “flusso di coscienza” di Joyce, il quale cercherà di riprodurre in
concreto gli accostamenti analogici della mente; le teorie sui sogni
contribuiranno alla nascita della corrente surrealista; l’interesse per
l’infanzia e l’importanza che il fondatore della psicoanalisi attribuisce a
questa età dell’uomo troverà spazio nelle opere dei maggiori prosatori del
Novecento, con particolare riferimento al rapporto padre-figlio, ma anche
quello con la propria madre, soprattutto nell’assenza di una figura paterna
(Tozzi, Svevo, Gadda, Saba). 

sabato 12 luglio 2025

BRAZIL, 1985, TERRY GILLIAM: UN DRAMMA ONIRICO


In un futuro indeterminato il mondo è finito sotto il dominio di un potere schiacciante e freddo che controlla tutti attraverso una opprimente burocrazia, ottusamente attaccata al rispetto per le "regole", anche quelle più assurde.
Sam lavora presso l'archivio del potentissimo Ministero dell'Informazione e non ha velleità di carriera, contento della sua vita ordinaria. La madre tenta in tutti i modi di favorirne la promozione, anche attraverso le sue altolocate conoscenze, coltivate durante banchetti luculliani interrotti da attentati compiuti da terroristi che non si vogliono piegare a questo sistema; da notare che ormai la gente è così assuefatta da non prestarci quasi nemmeno più attenzione, basta un pannello e i feriti a pochi metri spariscono dalla vista di coloro che si stanno godendo la cena.
Ad un certo punto avviene - incredibilmente - uno sbaglio. Il sistema ordina l'arresto di Buttle al posto del terrorista Tuttle, mandando così in crisi il direttore dell'archivio.
Sam tenta di risolvere il problema, ma si troverà davanti agli occhi Jill, la donna dei suoi sogni; l'espressione è stata usata in modo letterale, visto che l'uomo ogni notte va nel suo onirico mondo dove - in sembianza di cavaliere alato - si trova a combattere contro mostri assurdi per salvare la sua bella.


Di qui Sam comincerà a mettere in dubbio il suo rispetto per la gerarchia e le regole, sfruttando la promozione per poter rintracciare Jill, ed arrivando a cooperare con il terrorista Tuttle per salvare la sua casa dai tecnici troppo zelanti, arrivati a distruggerla (per ripicca) pur di riparare un guasto.
Viene quindi ricercato egli stesso, arrestato, poi liberato dai suoi amici terroristi, ma in un finale allucinato e sconvolgente gli spettatori si renderanno presto conto che l'unica via di fuga possibile è solo quella confinata nei sogni.

Bellissimo film, denso di significati e messaggi profondi. Dalla critica al sistema cieco ed opprimente messo in atto spesso dalle istituzioni, passando per l'apatia della gente, ormai contenta di guardare la tv e sopravvivere invece di lottare, passando per il potere dei media e di chi controlla l'informazione che può facilmente trasformare in "terroristi" coloro che si oppongono a questo mondo assurdo.
I piatti tutti uguali, i menu giganteschi che permettono di scegliere solo attraverso numeri, le voci automatiche che rispondono anche alle emergenze, sono segni di una crisi profonda, profetizzata dalla pellicola 30 anni fa, ma forse oggi non così lontana dalla realtà.
Poi il tema dell'amore, dell'unica scintilla di vita che può smuovere improvvisamente la coscienza di chi dorme, rassegnato o forse addirittura felice di scandire la sua vita come fosse un evento programmato dall'inizio alla fine. 

Per concludere la tematica del sogno: illusione di libertà o stimolo per la riscossa? Il finale sembra spingere per la prima ipotesi, ma noi spettatori non possiamo che "risvegliarci" dalla visione della pellicola con una consapevolezza diversa...

p.s. perché, vi chiederete, questo titolo per il film? Perché " Aquarela do Brasil " è la colonna sonora che accompagna la storia, con un senso di dissonanza tra musica e realtà che rende il tutto ancora più surreale.

sabato 5 luglio 2025

MATRIX, citazioni memorabili

  • Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami... le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo. Mi stavi ascoltando, Neo, o guardi la ragazza col vestito rosso? (Morpheus[a Neo, all'interno del programma di tirocinio di Struttura] 

  • Ti sei mai fermato un attimo ad osservarla? Ad ammirare la sua bellezza? La sua genialità? Miliardi di persone che vivono le proprie vite, inconsapevoli. Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale? Dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro. Nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti. Tra noi ci fu chi pensò a... ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale, ma io ritengo che, in quanto specie, il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza. Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primitivo cervello cercava, si sforzava, di liberarsi. Ecco perché poi Matrix è stata riprogettata così. All'apice della vostra civiltà. Ho detto "vostra civiltà" di proposito, perché non appena noi cominciammo a pensare per voi diventò la nostra civiltà, e questa naturalmente è la ragione per cui noi ora siamo qui. Evoluzione, Morpheus. Evoluzione. Come per i dinosauri. Guarda dalla finestra: avete fatto il vostro tempo. Il futuro è il nostro mondo, Morpheus. Il futuro è il nostro tempo. (Agente Smith[a Morpheus]

  • Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura. (Agente Smith[a Morpheus]

  • Morpheus: Immagino... che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola dentro la tana del Bianconiglio, mh?
    Neo: L'esempio calza.
    Morpheus: Lo leggo nei tuoi occhi. Hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità. Tu credi nel destino, Neo?
    Neo: No.
    Morpheus: Perché no?
    Neo: Perché non mi piace l'idea di non poter gestire la mia vita.
    Morpheus: Capisco perfettamente ciò che intendi. Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra, nel mondo. Non sai bene di che si tratta ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello. Da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando.
    Neo: Di Matrix.
    Morpheus: Ti interessa sapere di che si tratta, che cos'è? Matrix è ovunque. È intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità.
    Neo: Quale verità?
    Morpheus: Che tu sei uno schiavo, Neo. Come tutti gli altri, sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore. Una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado, purtroppo, di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è. [porge due pillole a Neo] È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del Bianconiglio.[1] Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più. [Neo ingoia la pillola rossa]

  • [Al telefono] So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi, paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire, sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente, quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi, un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini. Un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo, dipenderà da voi e da loro. (Neo)


martedì 1 luglio 2025

REGIME CHANGE: QUANDO LA "LIBERAZIONE" PEGGIORA LE CONDIZIONI DI UN PAESE

 Negli ultimi decenni abbiamo appreso nuovi e diversi giri di parole usati al posto del termine "guerra": esportare la democrazia, liberare un paese, missioni di pace, ecc.
Tuttavia, questi interventi esterni messi in atto dall'Occidente non hanno praticamente mai portato alla pace, alla democrazia o alla libertà.
L'esito è stato quasi sempre disastroso: instabilità politica, guerre civili, crisi economiche e aumento del terrorismo. 

Ecco 10 esempi in cui la situazione è peggiorata dopo la caduta di un regime per azioni esterne:

1 - Iraq (2003 – caduta di Saddam Hussein)

➤ Invasione guidata dagli USA con supporto di altri paesi NATO
➤ Conseguenze: guerra civile, ascesa dell'ISIS, centinaia di migliaia di morti, milioni di sfollati, frammentazione tra sciiti e sunniti, crisi economiche continue, instabilità politica.  

  • 2 - Libia (2011 – caduta di Gheddafi)
    ➤ Intervento NATO
    ➤ Conseguenze: collasso dello Stato, milizie armate in lotta tra loro, traffico di esseri umani, guerre tribali, due governi rivali con ingerenze esterne, economia basata solo sull'esportazione di petrolio. 

  • 3 - Afghanistan (2001 – fine del regime talebano, poi ritorno nel 2021)
    ➤ Intervento NATO guidato dagli USA
    ➤ Conseguenze: 20 anni di guerra, miliardi di dollari sprecati, ritorno dei Talebani ed isolamento internazionale, esodo di civili, crollo economico e altissima inflazione, crisi umanitaria e alimentare. 

  • 4 - Siria (cambio di regime contro Assad)
    ➤ Interferenze di USA, Turchia, Arabia Saudita, UK
    ➤ Conseguenze: guerra civile brutale, milioni di sfollati, crisi umanitaria, presenza jihadista, distruzione di intere città e infrastrutture, governo diviso tra diverse fazioni. 

  • 5- Yemen (caduta di Saleh nel 2011, poi guerra civile)
    ➤ Sostenuto da interventi di Arabia Saudita, Emirati e USA
    ➤ Conseguenze: una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, carestia, epidemie, milioni di morti e sfollati, violazione dei diritti umani da parte di tutte le forze in campo. 

  • 6 - Iran (1953 – colpo di Stato contro Mossadegh)
    Intervento di CIA e MI6 per rovesciare il primo ministro democraticamente eletto Mohammad Mossadegh, colpevole di aver nazionalizzato il petrolio.
    ➤ Conseguenze: instaurazione della dittatura dello Scià, repressione interna violenta, rancore popolare, crescente odio verso l'Occidente → rivoluzione islamica del 1979 → nascita della teocrazia attuale.

  • 7 -  Congo (1960–1965 – destituzione e assassinio di Lumumba)
    ➤ Patrice Lumumba, primo leader democraticamente eletto del Congo post-coloniale, fu rimosso con il sostegno della CIA e del Belgio.
    ➤ Conseguenze: decenni di instabilità, dittatura di Mobutu (corruzione e saccheggio), guerre civili devastanti negli anni ’90-2000 con milioni di morti, Kinshasa soggetta a continue manifestazioni e disordini, crisi umanitaria soprattutto per donne e bambini. 

  • 8 - Cile (1973 – golpe militare contro Allende)
    ➤ Golpe organizzato con il sostegno degli Stati Uniti per fermare il governo socialista di Salvador Allende, messo in atto dalla CIA.
    ➤ Conseguenze: 17 anni di dittatura di Pinochet, repressione brutale, migliaia di morti e desaparecidos, disuguaglianze esplosive dovute ad una liberalizzazione feroce, disuguaglianze sociali che permangono ancora oggi. 

  • 9 - Guatemala (1954 – rovesciamento di Árbenz)
    ➤ Colpo di Stato sostenuto dalla CIA contro Jacobo Árbenz, che aveva avviato una riforma agraria per redistribuire le terre delle multinazionali americane (United Fruit Company).
    ➤ Conseguenze: inizio di 40 anni di guerra civile, oltre 200.000 morti, genocidio contro le popolazioni indigene maya, governi militari con elezioni farsa, riforme sociali ed economiche interrotte. 

  • 10 - Vietnam del Sud (1955–1975 – costruzione e crollo del regime filo-USA)
    ➤ Gli USA imposero e sostennero una serie di regimi autoritari nel Vietnam del Sud, in funzione anti-comunista.
    ➤ Conseguenze: guerra lunga e devastante, impatto catastrofico anche in Cambogia e Lagos, distruzione ambientale, 


    In conclusione, se questi cambi di regime non partono dal basso, dall'interno, e se non sono accompagnati da strategie di ricostruzioni politiche, economiche e sociali, allora non porteranno mai alla stabilità. Anzi, di solito finiscono per peggiorare drammaticamente le condizioni di un Paese, lasciando tutto nel caos una volta che gli occidentali ripartono. 
    Ecco perché non dobbiamo più credere agli slogan sulla "liberazione", ma riflettere e indagare sugli interessi geopolitici che si celano dietro, con gravi danni per la popolazione locale.