sabato 30 dicembre 2023

PERSONAGGI STORICI-POLITICI ITALIANI MASSONI

Nel post precedente abbiamo parlato di scrittori italiani appartenenti o comunque vicini alla massoneria. Oggi ci soffermiamo su personaggi politici e storici italiani che hanno preso parte all'organizzazione massonica. Naturalmente sono tutte personalità vissute tra l'800 e il '900, ossia gli anni della diffusione massonica in Italia, culminata con il Risorgimento, fino agli ultimi decenni del secolo scorso, quando numerosi scandali fecero tornare la massoneria alla ribalta, con personaggi che raggiunsero anche i vertici del potere.  



1) GIUSEPPE GARIBALDI 

Giuseppe Garibaldi fu iniziato alla massoneria nel 1844 nella Loggia "Asil de la Vertud" a Montevideo, dove si trovava in esilio e combatteva gli interessi austriaci e piemontesi con azioni piratesche e dove in seguito fece carriera nella marina del paese. Tuttavia c'è da considerare che la loggia presso cui aderì non era riconosciuta dalla principali organizzazioni massoniche francesi ed inglesi, ecco perché a New York ed in Italia avvennero delle "seconde iniziazioni". 
Nella massoneria arrivò anche al 33º grado del Rito scozzese, il massimo livello possibile, tra l'altro  percorrendo la scala in modo pressoché fulmineo, dato che la Loggia di Catania, nella quale era presente anche Crispi, gli offrì il superamento di tutti i gradi dal 4 al 33 in una sola volta.
La sua aderenza alla massoneria si spiega fondamentalmente con gli ideali patriottici ed anticattolici che lo contraddistinsero; fu persino autore di opere letterarie in cui si schierava apertamente contro la chiesa e la gerarchia ecclesiastica. Era inoltre convinto che solo la massoneria potesse fornire gli strumenti logistici e le conoscenze necessarie per compire l'Unità del paese. 


2) GOFFREDO MAMELI

L'appartenenza di Goffredo Mameli alla massoneria non è ancora stata accertata in modo indubbio. I sostenitori della sua appartenenza all'ordine si basano, quindi, su indizi più che su ricostruzioni vere e proprie:
- Fu il massone Cipriano Facchinetti, ministro della guerra nel '46, a proporre il suo Inno per la celebrazione delle forze armate, aprendone così la strada verso l'ufficialità come inno italiano;
- Lo stesso Inno inizia con un richiamo ai "fratelli", ricollegabile a come si definiscono tra loro i massoni;
- Allo stesso Mameli è stata intitolata successivamente una loggia massonica, evento strano senza la sua appartenenza all'ordine;
- Da alcuni è stata avanzata l'idea che anche Michele Novaro, colui che musicò l'Inno, fosse un massone;
- Mameli era repubblicano, giacobino, sostenitore della Rivoluzione francese (notoriamente di stampo massonico) e degli ideali da essa propagati.

3) NINO BIXIO 

Bixio fu sicuramente uno degli attori principali del Risorgimento, partecipando prima come organizzatore, poi come generale ed infine come politico. Dal punto di vista storico le opinioni sulla sua persona sono divergenti: c'è chi lo considera un eroe, mentre altri evidenziano anche le "esagerazioni" (per usare un eufemismo) compiute durante la guerra combattuta nel sud Italia, a cominciare dai fatti di Bronte, dove le sue colpe furono indubbie. 
Durante il periodo delle guerre d'indipendenza Bixio fu dapprima carbonaro, poi aderì alla massoneria, rimanendo sempre molto vicino alle posizioni mazziniane ed alla figura di Garibaldi.
Sui modi ed i tempi dell'adesione alla massoneria le notizie non sono molto certe, ma l'appartenenza all'ordine è indubbia. Probabilmente fu iniziato a Genova, presso la loggia "Trionfo ligure", sul finire degli anni '50, prima di cominciare la sua spedizione con i mille.La stessa libera muratoria si occupò qualche anno fa di ricostruire la statua di uno dei suoi personaggi più noti, rivendicando in modo netto i legami con tutti i più noti combattenti risorgimentali.

4) GIUSEPPE MAZZINI

Giuseppe Mazzini è stato un patriota e politico italiano del XIX secolo, fondatore del movimento "Giovine Italia" e promotore dell'unità nazionale italiana. Era convinto che la massoneria potesse essere un mezzo per promuovere ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza tra gli uomini, e che potesse contribuire alla realizzazione dei suoi obiettivi politici. Tuttavia, non si può affermare in modo certo che Mazzini fosse strettamente associato alla massoneria. Mazzini operava più attraverso il suo movimento politico e ideologico piuttosto che tramite associazioni massoniche formali. La principale obbedienza italiana, l'unica attiva all'epoca del Mazzini in Italia, il Grande Oriente d'Italia, indica l'appartenenza di Giuseppe Mazzini all'Ordine Massonico.  Inoltre, fu l'associazione stessa a commissionare il suo mausoleo all'architetto mazziniano Gaetano Vittorino Grasso, che lo realizzò in stile neoclassico, adornandolo con alcuni simboli massonici. Giuseppe Mazzini fu comunque, ed innegabilmente, un carbonaro, e la Carboneria fu sempre ben distinta dalla Massoneria.

5) ITALO BALBO

Italo Balbo è stato un aviatore, politico e gerarca fascista italiano attivo durante il regime di Mussolini. Fu un ardente sostenitore del fascismo e uno dei più stretti collaboratori di Mussolini. Balbo divenne famoso per le sue imprese aviatorie, compresa la sua leadership nella trasvolata atlantica nel 1933. Tuttavia, nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, Balbo morì in un tragico incidente aereo, che alcuni storici ritengono essere stato causato accidentalmente dalle difese italiane. La sua figura è stata controversa, essendo stata sia celebrata per le sue imprese aviatorie che criticata per il suo coinvolgimento nel regime fascista. Dopo essere stato in gioventù di idee repubblicano-mazziniane, dopo il 1920 fu iniziato in Massoneria nella Loggia "Giovanni Bovio"; fu Oratore della loggia "Gerolamo Savonarola" di Ferrara, che aveva tra i suoi membri altri iscritti al Partito Nazionale Fascista , e dalla quale andò in sonno in data 18 febbraio 1923, quando i rapporti tra Fascismo e Massoneria iniziarono a deteriorasi. Pochi giorni prima, infatti, il Gran consiglio del fascismo aveva approvato il divieto per i proprio membri di far parte della libera muratoria. Votarono contro in 4: Balbo, Rossi, Acerbo e Dudan

6) ENRICO FERMI

Enrico Fermi è stato un eminente fisico italiano, noto per i suoi contributi alla fisica quantistica, alla teoria delle particelle elementari e alla fisica nucleare. È famoso per aver condotto esperimenti sulla radioattività e per aver guidato il primo reattore nucleare controllato a Chicago nel 1942. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Fisica nel 1938 per la sua dimostrazione della creazione di nuovi elementi radioattivi mediante bombardamento neutronico. Fu iniziato alla massoneria nel 1923, presso la Loggia Lemmi di Roma.

7) GIOVANNI AMENDOLA

Giovanni Amendola è stato un giornalista, politico e antifascista italiano attivo durante il periodo tra le due guerre mondiali. Si oppose fermamente al regime fascista di Mussolini e difese i valori democratici e liberali. La sua attività giornalistica e politica mirava a contrastare il regime autoritario fascista, ma purtroppo morì prematuramente nel 1926 a causa delle percosse subite durante un pestaggio da parte di squadristi fascisti. La sua figura è ricordata per il suo impegno contro il totalitarismo e per la difesa della libertà e della democrazia in Italia. A inizio '900 entrò in contatto con la "Società Teosofica",  Il 24 maggio 1905 viene iniziato in massoneria nella Loggia Giandomenico Romagnosi, appartenente al Grande Oriente d'Italia, ma dopo soli tre anni lascerà l'organizzazione. 

8) LICIO GELLI 

Licio Gelli è stato un imprenditore italiano coinvolto in modo controverso nella massoneria e nella politica. Iniziato in massoneria in Italia nel 1963, è diventato famoso per essere stato il capo della loggia massonica segreta "P2" in Italia negli anni '70 e '80. La P2 è stata coinvolta in scandali, cospirazioni e intrighi politici, suscitando grande scalpore nella società italiana. Gelli è stato anche implicato in varie inchieste riguardanti corruzione, finanziamenti illegali e collegamenti con personaggi influenti. La sua figura è stata avvolta da mistero e controversie per le sue attività nell'ombra e per i suoi legami con il mondo politico e finanziario dell'epoca. La commissione sulla P2 stabilì che il suo rapporto con la massoneria fu prettamente strumentale, usò l'organizzazione come un mezzo per raggiungere il potere e avvicinare personaggi importanti.

9) ANTONIO MEUCCI

Antonio Meucci è stato un inventore italiano del XIX secolo, noto per aver sviluppato un prototipo di telefono. Sebbene non abbia ottenuto il riconoscimento ufficiale per l'invenzione del telefono, i suoi lavori e le sue dimostrazioni sperimentali furono precursori fondamentali per lo sviluppo successivo del dispositivo da parte di altri, come Alexander Graham Bell. La sua vita fu segnata da sfide finanziarie e litigi legali per ottenere il riconoscimento della sua invenzione. E' stato associato alla Massoneria. Ci sono diversi resoconti che suggeriscono la sua possibile partecipazione a logge massoniche a New York, come ad esempio quando nel 1888 fu incaricato di presiedere la seduta con la quale veniva accolto nelle massoneria l'ambasciatore italiano negli USA.

10) SILVIO BERLUSCONI

Silvio Berlusconi è stato un imprenditore e politico italiano, Primo Ministro dell'Italia in diversi mandati tra il 1994 e il 2011. È stato il fondatore e leader del partito Forza Italia. La sua leadership è stata caratterizzata da controversie, scandali personali e una carriera imprenditoriale nel settore dei media, dell'edilizia e dello sport. Ha preso parte alla loggia P2, aderendo ad essa nel 1978. La commissione sulla loggia P2 stabilì che Berlusconi e altri membri della loggia sfruttarono tale appartenenza per trovare appoggi politici e finanziari. La P2 mirava a impadronirsi dell'Italia attraverso la realizzazione di un "Piano di rinascita democratica"; Licio Gelli ha affermato che il Piano fu copiato e attuato dallo stesso Berlusconi, soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione strutturale di Forza Italia. Berlusconi ha sempre affermato di di essere stato iscritto alla P2 ma di non aver mai partecipato ad alcuna riunione. Nel 2006 il suo governo ridusse drasticamente la pena per coloro che mirassero a mutare l'ordinamento dello Stato con mezzi illeciti, specificando inoltre che la condotta illecita sarebbe stata censurata soltanto se messa in pratica con atti violenti.


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