mercoledì 26 luglio 2023

CAPRICORN ONE E LE TEORIE DEL COMPLOTTO SULLO SBARCO LUNARE

Il film Capricorn One (1978, P. Hyams) è considerato da molti come una vera e propria confessione da parte del governo americano. Stiamo parlando, ovviamente, di coloro che sostengono che l'allunaggio non sia in realtà mai avvenuto, ma soltanto riprodotto in uno studio cinematografico, così da vincere la "corsa della spazio" contro i rivali dell'Urss (altri ancora ritengono l'intero programma spaziale un diversivo per nascondere chissà quale piano).

La pellicola è del '78, quindi evidenzia l'ampia diffusione dell'idea di un complotto governativo sulla missione dell'Apollo 11 già nei primissimi anni dopo quell'avvenimento, sebbene l'esplosione vera e propria di questa tesi sia molto più recente, e di certo i social network hanno contribuito ad alimentarla.

 Il film inizia con tre Astronauti impegnati una missione per Marte, utile anche a risollevare le sorti misere della NASA.  Tuttavia ben presto gli astronauti vengono tirati fuori dal modulo con una scusa e portati via, mentre però le persone sono convinte ancora che la missione stia procedendo in modo regolare. Un misterioso funzionario del governo, nel frattempo, spiega ai tre che  dovranno interpretare una sorta di fiction: lo sbarco avverrà senza muoversi dalla Terra.
Qualcuno alla NASA si accorge del misfatto, ma in poco tempo chi comanda lo farà eliminare dalla scena.  Ad un certo punto gli astronauti si rendono contro che la sceneggiatura prevede dei problemi tecnici al ritorno, con conseguente loro dipartita. Quindi decidono di dividersi e fuggire. 
Un giornalista, insospettito da alcune stranezze, riesce a scoprire la verità, ritrova l'unico pilota sopravvissuto e nella scena finale i due piombano nel mezzo del funerale organizzato per i tre piloti, tra lo sguardo incredulo di parenti e funzionari corrotti.

La pellicola è stata causa e anche un po' conseguenza di una serie di teorie del complotto. Per quanto riguarda lo sbarco sulla Luna, sicuramente l'idea si è diffusa sempre più da quel momento, come se tutto fosse una fiction girata ad Hollywood.
 Secondo le teorie del complotto lo sbarco della Luna sarebbe stato anche utile a distrarre da eventi di quel periodo, per esempio la guerra in Vietnam o il conflitto geopolitico con l'Unione Sovietica.
@dubito_ergo_sum_666 #dubitoergosum #luna #moomovie #mars #complot ♬ Moon - Siggerr
Il tutto sarebbe stato girato ad Hollywood e diretto niente meno che da Stanley Kubrick, il quel qualche anno prima aveva fatto esperienza con 2001 Odissea nello spazio.
Ma analizziamo bene quali sono i punti di teoria e quali sono anche le smentite di chi ovviamente non ci crede. 

Per prima cosa i teorici del complotto affermano che non si vedono stelle nelle fotografie scattate degli Astronauti.Ma la NASA ha risposto che è sempre giorno sulla Luna, dunque la luce non permette di distinguere bene la volta celeste.
Il secondo punto è quello che riguarda la bandiera che appare immobile ma non distesa del tutto, come dovrebbe essere su quel corpo celeste. La NASA ha fatto sapere che in realtà era stata già preparata così, per apparire appunto sventolanti in foto.
Il terzo punto riguarda la cosiddetta roccia con la "C" ossia con una lettera C perfettamente incisa sulla superficie. La NASA ha risposto che ci potrebbero essere due cause: o lo sviluppatore delle fotografie l'ha aggiunta scherzo, oppure si tratta soltanto di un capello caduto sulla pellicola.
E come mai - si sono chiesti alcuni -  sotto il modulo lunare non si è formato un piccolo cratere? Secondo la NASA la spiegazione è molto semplice:  durante l'allunaggio si vede il modulo dell'Apollo 11 viaggiare in orizzontale e quindi non puntare i razzi verso il basso, ecco perché non hanno creato alcun cratere. 
C'è chi ha messo in dubbio la famosa foto che Neil Armstrong scattò a Buzz Aldrin, che tra l'altro è anche un selfie involontario dello stesso Armstrong, infatti la sua immagine si vede riflessa nel casco del collega.  Tuttavia, nessuno dei due ha una macchina fotografica in mano. Come mai? Secondo la NASA la spiegazione è semplice: le telecamere erano posizionate sul petto degli Astronauti ed è così che Armstrong ha scattato quella foto. 

E per quanto riguarda le ombre? Alcune foto mostrano che l'ombra del modulo lunare sembri arrivare quasi dell'orizzonte, come se ci fossero più fonti luminose, mentre ci dovrebbe essere soltanto il sole. Anche qui la NASA ha risposto che in realtà si tratta soltanto di un'illusione ottica dovuta a un cratere e che comunque le altre imperfezioni dipenderebbero dalla bassa qualità delle stesse fotografie.
La Luna, comunque, continua da affascinare l'uomo; sempre presente in libri, film e appunto teorie del complotto.
Ma chissà che non ci possa essere una spiegazione capace quasi di riunire i due diversi punti di vista. Orami è certo che lo sbarco sulla Luna sia davvero avvenuto,  ma chi dice che queste teorie del complotto non siano state diffuse di proposito per generare confusione e distogliere l'attenzione da qualcos'altro?
Dunque dubitate gente, dubitate sempre, perché ricordate: DUBITO ERGO SUM

martedì 25 luglio 2023

ALAIN ELKANN E L'INSOPPORTABILE FASTIDIO PER I PLEBEI

 Il problema delle parole di Alain Elkann non è tanto nella rivendicazione di una certa diversità; ci sentiamo tutti diversi dagli altri e bene o male lo siamo davvero.
Non è neanche nelle presa di posizione anti-tamarri/maranza o come li chiamate nella vostra zona; nessuno vorrebbe dei compagni di viaggio così. 



 Il problema è nell'assoluta disabitudine al mondo comune, la quale traspare soprattutto dall'ignoranza sui percorsi dei treni. Figuratevi come deve essere, per simili persone, dover cercare o dedicarsi ad un lavoro, dover far controllare o curare una malattia, dover accedere e affrontare un percorso di istruzione.
E il vero problema, per noi essere comuni, è che poi simili persone spesso sono quelle che prendono le decisioni per la collettività, o che comunque influenzano le decisioni di chi finge di prenderle per noi comuni viaggiatori di treni plebei.

sabato 22 luglio 2023

LA PROFEZIA DI MACHIAVELLI: PUTIN E I MERCENARI

 Salve a voi dubitatrici e dubitatori. Sono Seth Ankh, e oggi vi parlerò di Putin e la sua folle scelta di affidarsi a armi mercenarie.
L'invasione russa è iniziata ormai da un anno e mezzo; l'Ucraina, però sta riuscendo e resistere, anche in maniera abbastanza in attesa. Nonostante enormi disparità iniziali e la grande differenza di armamenti e truppe, anche per l'aiuto dell'Europa la Russia non ce l'ha potuta fare con il suo esercito regolar. Ecco perché ha dovuto fare ricorso ai mercenari. Ci riferiamo alla Wagner di Prigozhin che però, in maniera quasi del tutto inattesa, si è rivoltata contro chi pagava, ossia Russia.  
Ora la situazione è in continuo divenire e non sappiamo come andrà avanti.

@dubito_ergo_sum_666 #putin #russia #ucraina #guerra #dubitoergosum ♬ A Warrior - Lux-Inspira

Tuttavia, in passato, qualcuno aveva già previsto una situazione similmente tragica utilizzando truppe mercenarie; ci riferiamo al nostro Niccolò Machiavelli. Nella sua opera "Il Principe" aveva ammonito i governanti a utilizzare truppe mercenarie per espandere o difendere i propri domini. Aveva fatto l'esempio di Roma, diventata sì grande grazie al suo esercito. Ma poi è andata in crisi anche a causa delle truppe straniere presenti, appunto, nel proprio esercito. Machiavelli, quindi avvertì principi italiani di non commettere un simile errore, ma il suo insegnamento - come abbiamo visto - è andato perduto. 


Le truppe mercenarie hanno fatto parecchi danni durante la Seconda guerra mondiale e lo sappiamo anche no in Italia; oggi vengono ancora utilizzati in Africa, ma anche lì spesso privi di ogni controllo; così come hanno fatto discutere non poco i mercenari utilizzati l'Afghanistan in Iraq. Ad ogni modo, non possiamo sapere se magari ci sia o meno qualcuno che ha pagato di più per far tradire questi mercenari e potrebbe essere avvenuta la stessa cosa anche per quanto riguarda la Russia e la Wagner.
Ebbene, come avete visto,  non è così semplice affidarsi ad armi mercenarie per vincere una guerra. Anche perché, magari,  potrebbero essere controllate chissà da chi.
Dunque dubitate gente
dubitate sempre
perché
 ricordate
Dubito ergo sum. 


venerdì 21 luglio 2023

TRA LETTERATURA E CALCIO: Leopardi, Saba, Pasolini

Il calcio è lo sport più popolare al mondo, amato in tutti i continenti e giocato ovunque, dagli stadi più prestigiosi fino al cortile sotto casa.


Ai giorni nostri, oltre alla passione per questo sport, si associa anche un sentimento di insofferenza, dovuto all'esorbitante ed eccessivo giro di denaro che ruota attorno al pallone, senza contare la violenza imbelle che spesso si manifesta intorno al rettangolo di gioco, allontanando dallo spettacolo famiglie e veri tifosi.


Numerosi romanzieri, poeti ed artisti d'ogni tipo sono rimasti affascinati da questo sport, soprattutto nei tempi mitici del calcio, quando campi fangosi e palloni pesantissimi rendevano ogni partita una vera e propria battaglia. 





Uno dei primissimi collegamenti letteratura-calcio viene spesso individuato nella poesia di Giacomo Leopardi Ad un vincitore nel pallone [1821] . Ovviamente, però, non è il calcio moderno lo sport descritto in questa canzone. Si tratta, invece, del gioco del "pallone con bracciale", sport di squadra molto diffuso nell'Europa continentale fino agli anni '20, fin quando i marinai inglesi diffusero nel mondo il calcio. Il pallone col bracciale può essere assimilato alla palla tamburello, ed a partire dagli anni 2000 sta risorgendo dalle sue ceneri riscontrando anche un certo successo di pubblico. 



La lirica leopardiana è dedicata al conte Carlo Didimi, futuro patriota mazziniano, uno dei più grandi giocatori in assoluto di questa disciplina. Al tempo delle prime Canzoni, il Leopardi credeva ancora in un possibile riscatto italico, e la metafora dello sport è utilizzata dal poeta per spronare gli italiani a destarsi dal loro ozio per onorare le patria così come fecero gli antichi eroi.  





Umberto Saba scrisse Cinque poesie per il gioco del calcio, inserite poi nella sezione del Canzoniere intitolata Parole [1933-34]. Il giovane Umberto si avvicinò a questo sport quasi per caso, dopo aver ricevuto da un amico il biglietto per una partita della Triestina; più che le dinamiche tattiche o la fama degli atleti, l'attenzione del poeta si concentrò sulle emozioni umane e le reazioni psicologiche degli eventi di gioco, in linea con la tematica introspettiva ed analitica propria della sua produzione poetica. 



La lirica Goal è emblematica di questo atteggiamento ed in questi versi è possibile ritrovare molti temi cari alla produzione sabiana. Come sempre il poeta triestino si divide tra gioia e dolore, solitudine e condivisione. In questo caso la sofferenza del portiere battuto sta tutta rinchiusa all'interno, in una sofferenza incondivisibile ed inconsolabile, nonostante la mano del compagno che lo smuove e "scopre pieni di lacrime i suoi occhi". Fa da contraltare il portiere avversario, festante per la segnatura e desideroso di di gioire insieme ai compagni ed alla folla esultante, "Della festa - egli dice - anch'io son parte". Soli nella tristezza ed in compagnia nei momenti di gloria, metafora non solo del calcio antico e moderno, ma forse di tutta l'esistenza. In un'altra delle cinque poesie Saba dedica dei versi ai tifosi di Padova dove lui e la figlia erano andati a seguire la Triestina in trasferta. I padroni di casa offrirono un mazzo di fiori alla bambina, nonostante avessero riconosciuto nei due degli "avversari"; galanteria d'altri tempi, è proprio il caso di dirlo.





 Pier Paolo Pasolini ha amato tanto il calcio, sport praticato fin dalla sua infanzia, considerato dall'autore corsaro sanamente popolare, vissuto quasi come un rito collettivo da condividere con la propria comunità. In un'intervista l'autore friulano, con la sua solita carica dissacrante, celebrerà questo sport innalzandolo a livelli quasi sacri ed artistici:



Pasolini calcio

«Il calcio è l'ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l'unica rimastaci. 
Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro»



Nel marzo del 1975 Pasolini stava girando Salò e le centoventi giornate di Sodoma nella provincia di Mantova, non molto lontano da dove Bertolucci era intento a dirigere Novecento. Il 16 marzo, giorno del compleanno di quest'ultimo, le due compagnie fermarono i lavori per dare vita ad una partita vinta per 5-2 dallo schieramento di Novecento e che vide un appassionato Pasolini abbandonare il campo perché i compagni più bravi di lui lo lasciavano ai margini del gioco.  


In un celebre saggio Pasolini spiegherà le differenze tra gli stili calcistici, dividendo i giocatori tra poeti e prosatori, a seconda che prevalga l'estro o lo schematismo, il dribbling o le triangolazioni, concludendo che i brasiliani (ed i sudamericani in genere) sono i poeti del calcio, mentre italiani ed europei lo praticano da prosatori.


















giovedì 20 luglio 2023

IL FILM PIÙ LUNGO DI SEMPRE [LOGISTICS]

Per documentare qualcosa in modo veramente completo
non c’è altro da far se non seguirla fin dalla sua origine. 


È questa l’idea che
hanno avuto Erika Magnusson e Daniel Andersson, due documentaristi (anche
produttori e scrittori della loro opera) svedesi che dal 1 dicembre 2012 al 6
gennaio 2013 si sono dedicati alla ripresa ininterrotta di tutti i passaggi e
gli spostamenti necessari per seguire il percorso dei più comuni prodotti elettronici
contemporanei.  

In realtà la pellicola (LOGISTICS) segue il cammino inverso, partendo da un
negozio di Stoccolma ed arrivando fino ad una fabbrica cinese (ovviamente).


La durata totale del film è 857 ore, quasi 36 giorni e ci sono voluti ben 4
anni per portare a termine il progetto.

La classifica dei film più lunghi di sempre comprende documentari, collage di
pellicole, prodotti artistici o al limite del surreale (clicca
qui
),
ed anche opere come The cure of Insomnia
(J.H. Timmis) una lunga declamazione poetica di 85 ore (probabilmente è questa
la spiegazione del titolo). 

ESSE EST PERCIPI

Esistere è essere percepito. 

L’esistenza non sussiste in assoluto. Non siamo nulla senza alcun contatto con chi ci può farci da specchio.

Chiusi da soli, in una stanza, esistiamo davvero? Grazie alla mente pensiamo, certo, quindi crediamo di esistere, ma supponiamo ciò soltanto grazie alla nostra stessa mente, ed essa non può che ammettere la sua esistenza; ma potrebbe essere tutto un’illusione, un'eco lontana di qualche passata realtà. 

L’uomo è l’universo giunto alla consapevolezza di sé”, diceva il saggio. Una entità vagante nello spazio profondo non potrebbe sapere di esistere davvero. Potrebbe pensare di esistere, ma questo pensiero potrebbe essere una illusione, una condizione limitata e meccanica, un sogno della non esistenza. Solo lo scontro o l’incontro con un’altra entità le può dare la prova di esserci, di vivere ed essere sentita.

Dio vagando per l’universo potrebbe essersi sentito solo.

Potrebbe aver capito di non esserci mai stato in realtà, perché non aveva mai lasciato una traccia di sé, qualcosa da contemplare per capire davvero di essere esistito. 

Figuriamoci allora l’uomo

Sentirsi soli sulla terra è una sensazione che molti sbandierano come desiderabile, ma che nessuno vuole provare, in realtà: si parla di grandi esperienze eremitiche, ma queste sono tali, paradossalmente, perché sono state percepite e tramandate; senza di ciò sarebbe esistite solo per chi le ha praticate e, quindi, non ci sarebbero mai state.

Persino gli insetti o le forme di vita minime si uniscono, si coalizzano, o anche i batteri e i virus cercano la vita da insediare, perché solo trasformando l’ambiente circostante rendono manifesto davvero che ci sono…

Gli atomi, essi stessi hanno generato tutto cozzando ed incontrandosi: diceva il filosofo che, se fossero caduti tutti perpendicolarmente, senza forza alcuna che li deviasse dalla caduta nel vuoto e nel tempo, non si sarebbero mai toccati.

L'esistenza non sarebbe mai stata tale.

Anche loro hanno subito delle declinazioni, dei movimenti che li hanno fatti incontrare ed unire; spostamenti che altro non sono se non forma infinitamente piccola, ma profondamente grande, d’amore; proprio perché immotivata, senza nessuna causa scientifica. Sono finiti l’uno sull'altro solo per non restare da soli.

Eppure…

Eppure l’uomo contraddice tutto ciò: figlio di un Dio che non voleva sentirsi solo, di un universo che voleva conoscersi, di microscopici corpuscoli primordiali che si coalizzavano per uscire dall'oblio, proprio egli, l’uomo, composto dai suddetti atomi frenetici e sociali, si è progressivamente isolato.

Dietro gli ordini, i ceti, le classi, i partiti, gli stati, le etnie, le religioni, le guerre, il tifo, l’odio, il narcisismo, la presunzione, l’indifferenza, la superbia, l’invidia, la crudeltà, la violenza, le ideologie…

Abbiamo dimenticato che esistiamo solo se restiamo insieme, solo se (r)esistiamo amandoci l'un l'altro.

Oggi abbiamo a disposizione i più grandi mezzi di comunicazione, ma li usiamo per scopi miseri: gridare quanto siamo soli, aggredire, attaccare per prendere le distanze, senza muoverci verso l’altro, senza voler percepire…

Esistiamo come se non esistessimo, sopravviviamo ormai stancamente, ed abbiamo smesso di vivere. 

giovedì 13 luglio 2023

PERCHÉ UN BLOG SUL DUBBIO


Siamo sommersi dalle parole, dalle immagini, dai suoni, sarebbe il caso di spegnere tutto ed isolarsi dal mondo. Alcune volte, però, vi è mai il dubbio che la scelta di isolarci e sfuggire dai problemi della realtà sia stata indotta?
Sembriamo le pedine di un sistema creato apposta per farci allontanare sempre di più, per spingerci litigare, per deprimerci ed imbarbarirci; paradossalmente, riescono in questo intento proprio grazie ai mezzi di comunicazione, vecchi o nuovi che siano. Video manipolati, citazioni stravolte, fatti ignorati, storie insabbiate: ci gettano davanti tante di quelle informazioni (o disinformazioni) apposta, per non farci comprendere nulla di come gira davvero il mondo…
L‘ancora di salvezza ci è offerta dalla sensazione più importante che abbiamo: IL DUBBIO.
Dubitare di tutto e di tutti, non affidarsi alla parola degli altri, non credere per fede bensì solo dopo aver studiato, analizzato, riflettuto. La verità si trova sempre alla fine di un lungo cammino. 


Eco perché nasce questo blog. E’ il tentativo di fissare impressioni, approfondimenti e piccole indagini, nella speranza di poter creare un varco in quella cortina di nebbia che ci separa dal vero potere.


Il primo passo, comunque, è sempre il dubbio.
Dubitare ci spinge ad approfondire.
Approfondire ci porta a conoscere.
Conoscere rende possibile l’agire.
Agire è necessario per cambiare.
Cambiare deve equivalere a migliorare.
Migliorare ci porterà davvero a vivere.

Ecco perché Dubito Ergo Sum.

Il dubbio ci renderà vivi.

ARGOMENTI DEL BLOG:

- Critiche al sistema per imparare a combatterlo.
- Articoli approfonditi per ampliare le conoscenze.
- Indagini nel mondo del cinema, dell’arte, della letteratura e della musica, per aprire gli occhi sui messaggi che ogni giorno ci passano davanti senza neanche che ce ne accorgiamo.
- Analisi della simbologia e dell’iconografia esoterica ed occulta, per mostrare come ogni cosa abbia un senso molto più profondo di quanto non sembri all’apparenza.
- Inchieste sulla storia remota e recente, per studiare gli avvenimenti del passato da una prospettiva tutt'altro che convenzionale.
- Smascheramento delle bufale e dei falsi miti più diffusi, perché se è vero che bisogna dubitare di tutto è altrettanto corretto smentire errori spesso messi in giro ad arte. 

mercoledì 12 luglio 2023

SEZIONI DEL BLOG


Il blog Dubito Ergo Sum è suddiviso in 11 sezioni principali.
Nel corso del tempo è possibile che vengano scritti dei post su argomenti di stratta attualità, magari non inquadrabili nei maggiori tag, ma in generale quasi tutti gli articoli saranno inseriti in queste dieci categorie.


LA PENNA COME LA SPADA:    clicca qui per accedere alla sezione
L'arma per combattere il marcio del nostro mondo non è sanguinolenta o mortale, ma può far male lo stesso, forse anche in maniera più incisiva. Le parole come lame per trafiggere le ipocrisie e le menzogne della nostra società; in modo diretto e schietto, sicuro della mia indipendenza e libertà.
L'intento è quello di avvicinare più persone possibili al piacere della contro-informazione, dei pareri fuori dal comune, delle realtà alternative e dei punti di vista non servili. Seguitemi ed aiutatemi in questa battaglia, armati di parole e contenuti.




MESSAGGI NELLA LETTERATURA:  clicca qui per accedere alla sezione
Quanti autori della letteratura italiana e mondiale sono appartenuti (o appartengono) alla massoneria? Quanti di essi hanno inserito nelle loro opere riferimenti a temi esoterici, misterici o occulti?
Quanti misteri non risolti contraddistinguono le opere di ogni tempo?
Più di quanti possiate immaginare. Ecco perché tenterò di sondare l'enorme panorama letterario del passato e del presente alla ricerca di tutto ciò che è stato ignorato (volutamente o no), mettendo sotto la lente di ingrandimento le opere e la biografia di un gran numero di letterati.
Al contempo offrirò anche spazio a quegli autori che sono stati trascurati (anche in questo caso di proposito) perché capaci di svelare le ipocrisie e le contraddizioni del mondo circostante.



MESSAGGI NELLA MUSICA:     clicca qui per accedere alla sezione
La musica è capace di suscitare emozioni e sentimenti in un modo quasi unico nel panorama delle arti. Attraverso di essa, inoltre, spesso possono essere veicolati dei messaggi inconsueti, talvolta difficili da individuare; oppure le canzoni ed i miti della musica contemporanea possono venir utilizzati, in modo più o meno consapevole, per far trasparire delle verità in codice.
Il mio obiettivo sarà quello di decifrare tutto ciò, segnalando anche autori o gruppi che hanno scelto di esternare verità poco gradite, mettendo spesso a rischio la propria carriera, se non addirittura la vita...




MESSAGGI NEL CINEMA:  clicca qui per accedere alla sezione
La settima arte ormai ha raggiunto una diffusione ampissima, abbracciando pubblici di tipologie diverse, da quelli più competenti arrivando fino agli spettatori più comuni.
Il cinema, nel corso dell'ultimo secolo, è stato usato per fare propaganda, per combattere o sostenere idee ed anche per comunicare messaggi in modo più o meno implicito.
Mi soffermerò su tutto ciò, scandagliando pellicole note o sconosciute, con l'obiettivo di scovare i significati più reconditi e anticonvenzionali.





SIMBOLI:  clicca qui per accedere alla sezione
Siamo circondati dai simboli. Attorno a noi ce ne sono un'infinità, usati per le più disparate motivazioni: spesso per comunicare qualcosa di facilmente comprensibile, altre volte per far passare dei significati nascosti, senza dimenticare quelli diffusi ad arte per confondere, ingannare. Ecco perché è importante conoscere la simbologia e la sua storia, partendo da uno studio del passato fino ad arrivare alla contemporaneità.
Mi dedicherò alla simbologia tradizionale massonica, esoterica e cabalistica, senza dimenticare anche l'iconografia religiosa e quella degli antichi miti, così da ampliare sempre più il bagaglio di conoscenze utili per decodificare la realtà.




STORIA ALTERNATIVA:  clicca qui per accedere alla sezione
La ricerca storica è un po' come quella della verità. Alcuni dati appaiono certi ed incontrovertibili, altri relativi e complessi, tutto sta nel come ci si dedica allo studio del passato remoto e recente.
Il mio obiettivo sarà quello di analizzare la storia da un punto di vista non convenzionale, dando spazio a verità accertate ma taciute, versioni alternative bollate come "false" per partito preso, eventi avvolti dal mistero che troppo spesso sono stati dimenticati.
Mi dedicherò tanto alla storia del nostro Paese, ma anche a quella del resto del mondo, perché, se alcuni fatti sono certi, non si può dire altrettanto delle loro cause e conseguenze.




MISTERI NELL'ARTE E NELL'ARCHEOLOGIA:  clicca qui per accedere alla sezione
Quadri misteriosi o di difficile interpretazioni, sculture suggestive e intriganti, reperti sconvolgenti per il modo in cui il passato viene comunemente descritto. Tutto ciò farà parte della sezione dedicata all'arte ed all'archeologia; dai quadri con presenze "aliene", fino a simboli fuori contesto, passando per reperti non conformi con la propria era di appartenenza. Un universo di curiosità al quale mi avvicinerò con occhio vigile, senza lasciarmi ingannare, ma nemmeno credendo a tutto ciò che l'ufficialità vuol dare per certo e sicuro.






MESSAGGI DA FONTI INSOSPETTABILI:  clicca qui per accedere alla sezione
Letteratura, musica, cinema, arte, i messaggi nascosti possono essere celati dietro tutti questi ambiti. Tuttavia, ci sono anche altre fonti, maggiormente "insospettabili", che analizzate nel modo giusto possono rivelare verità inconsuete e strabilianti.
Sonderò dunque il mondo dei fumetti, quello dei telefilm e delle serie tv, ma anche dei videogiochi e dei cartoni animati.
Scoprirete che i segreti più nascosti talvolta si trovano proprio lì dove meno ce li immagineremo...








CONSIGLI PER UNA MENTE SANA:    clicca qui per accedere alla sezione
Oltre a demolire le bugie del sistema ed oltre a criticare, voglio anche essere propositivi. Ecco perché suggerirò libri, documentari, film, ricerche, tutte fonti necessarie per chi voglia aprire la propria mente ed iniziare un cammino di crescita mentale, culturale e spirituale, necessario non solo per mettere in dubbio ciò che ci circonda, ma anche per salvare le poche cose positive che sopravvivono a stento nel nostro mondo.






BUFALE & LEGGENDE:            clicca qui per accedere alla sezione
Sono deciso a scoprire gli inganni del sistema, ma non a credere a tutto. Non voglio dare spazio alle teorie più assurde che mettono in ridicolo il lavoro di molti ricercatori controcorrente onesti, per cui mi propongo di segnalare leggende diffuse tra la gente, oppure bufale macroscopiche, spesso create ad arte proprio per confondere le idee di chi vuole dedicarsi a un percorso di ricerca serio e scrupoloso.






CITAZIONI:            clicca qui per accedere alla sezione

Citazioni riguardanti misteri e complotti, estratti da romanzi, film, canzoni e poesie; brani volutamente o no dimenticati o poco analizzati, così da far passare sotto silenzio dei messaggi che altrimenti sarebbero apparsi ben troppo rivoluzionari. Lette, trascritte ed interpretate da me, saranno offerte a voi come spunto di riflessione. 



STUDIO ERGO SUM:            clicca qui per accedere alla sezione

Per essere in grado di decifrare e interpretare la realtà, per essere capaci di dubitare davvero, è necessario prima conoscerla. Ecco perché proporrò anche articoli e approfondimenti su vari aspetti della cultura che ci circonda: letteratura, storia, arte, linguistica, geografia, psicologia, filosofia, ecc. 
Studia assieme a me, perché, prima di criticare, è necessario conoscere.