domenica 31 dicembre 2023

I NOSTRI AUGURI PER IL NUOVO ANNO

Siamo alla fine di un altro anno.
Non siamo soliti lasciarci prendere dalla tristezza o dalla malinconia, ma per una volta accodiamoci alla tradizione.
La fine di un periodo si accompagna sempre alla riflessione: si fanno i conti con i fallimenti, si soppesano i successi, si proclamano i buoni propositi per il futuro.

E per noi? Con "noi" intendiamo il mondo della controinformazione, di coloro che hanno scelto di non seguire la massa; siamo quelli che non aspettano di capire cosa abbia scelto la maggioranza per accodarsi, ma preferiamo sempre mettere in dubbio ogni cosa, così da avere una vera e sincera opinione. 



In cosa abbiamo fallito?
Forse ci siamo divisi fin troppo. Molti di noi fingono di voler ripudiare il sistema politico, ma in fin dei conti hanno sempre un movimento o partito da sponsorizzare; molti di noi si lasciano dividere dalle religioni, non capendo che il punto non è quello di sceglierne una giusta, ma di comportarsi sempre in maniera giusta con chi la pensa diversamente; ci scontriamo ancora per origine territoriale, senza vole comprendere che i veri nemici non sono i popoli vicini o lontani, ma i burattinai che ci manovrano tutti sulla scacchiera del mondo.

In cosa abbiamo avuto successo?
Siamo sempre di più. I grandi partiti devono spesso usare un vocabolario a noi vicino per sperare di non perdere troppi voti; la rete è sotto attacco da parte dei poteri sovranazionali, ma ormai è chiaro che non potranno mai zittirci tutti se non glielo permettiamo; idee un tempo ritenute quasi eretiche oggi sono sempre più diffuse, e non siamo noi a doverci nascondere, ma quelli che si conformano, che accettano tutto così com'è, sono loro a doversi vergognare quando esprimono una opinione.

Cosa ci dobbiamo augurare per il futuro?
Riprendendo la missione del nostro blog, ci auguriamo che sempre più persone scelgano la strada della consapevolezza e del dubbio, arrivando a comprendere che questi due concetti non sono affatto in antitesi. 


Il primo passo, comunque, è sempre il dubbio.

Dubitare ci spinge ad approfondire.
Approfondire ci porta a conoscere.
Conoscere rende possibile l’agire.
Agire è necessario per cambiare.
Cambiare deve equivalere a migliorare.
Migliorare ci porterà davvero a vivere.  

Ecco perché Dubito Ergo Sum.

Il dubbio ci renderà vivi.

sabato 30 dicembre 2023

PERSONAGGI STORICI-POLITICI ITALIANI MASSONI

Nel post precedente abbiamo parlato di scrittori italiani appartenenti o comunque vicini alla massoneria. Oggi ci soffermiamo su personaggi politici e storici italiani che hanno preso parte all'organizzazione massonica. Naturalmente sono tutte personalità vissute tra l'800 e il '900, ossia gli anni della diffusione massonica in Italia, culminata con il Risorgimento, fino agli ultimi decenni del secolo scorso, quando numerosi scandali fecero tornare la massoneria alla ribalta, con personaggi che raggiunsero anche i vertici del potere.  



1) GIUSEPPE GARIBALDI 

Giuseppe Garibaldi fu iniziato alla massoneria nel 1844 nella Loggia "Asil de la Vertud" a Montevideo, dove si trovava in esilio e combatteva gli interessi austriaci e piemontesi con azioni piratesche e dove in seguito fece carriera nella marina del paese. Tuttavia c'è da considerare che la loggia presso cui aderì non era riconosciuta dalla principali organizzazioni massoniche francesi ed inglesi, ecco perché a New York ed in Italia avvennero delle "seconde iniziazioni". 
Nella massoneria arrivò anche al 33º grado del Rito scozzese, il massimo livello possibile, tra l'altro  percorrendo la scala in modo pressoché fulmineo, dato che la Loggia di Catania, nella quale era presente anche Crispi, gli offrì il superamento di tutti i gradi dal 4 al 33 in una sola volta.
La sua aderenza alla massoneria si spiega fondamentalmente con gli ideali patriottici ed anticattolici che lo contraddistinsero; fu persino autore di opere letterarie in cui si schierava apertamente contro la chiesa e la gerarchia ecclesiastica. Era inoltre convinto che solo la massoneria potesse fornire gli strumenti logistici e le conoscenze necessarie per compire l'Unità del paese. 


2) GOFFREDO MAMELI

L'appartenenza di Goffredo Mameli alla massoneria non è ancora stata accertata in modo indubbio. I sostenitori della sua appartenenza all'ordine si basano, quindi, su indizi più che su ricostruzioni vere e proprie:
- Fu il massone Cipriano Facchinetti, ministro della guerra nel '46, a proporre il suo Inno per la celebrazione delle forze armate, aprendone così la strada verso l'ufficialità come inno italiano;
- Lo stesso Inno inizia con un richiamo ai "fratelli", ricollegabile a come si definiscono tra loro i massoni;
- Allo stesso Mameli è stata intitolata successivamente una loggia massonica, evento strano senza la sua appartenenza all'ordine;
- Da alcuni è stata avanzata l'idea che anche Michele Novaro, colui che musicò l'Inno, fosse un massone;
- Mameli era repubblicano, giacobino, sostenitore della Rivoluzione francese (notoriamente di stampo massonico) e degli ideali da essa propagati.

3) NINO BIXIO 

Bixio fu sicuramente uno degli attori principali del Risorgimento, partecipando prima come organizzatore, poi come generale ed infine come politico. Dal punto di vista storico le opinioni sulla sua persona sono divergenti: c'è chi lo considera un eroe, mentre altri evidenziano anche le "esagerazioni" (per usare un eufemismo) compiute durante la guerra combattuta nel sud Italia, a cominciare dai fatti di Bronte, dove le sue colpe furono indubbie. 
Durante il periodo delle guerre d'indipendenza Bixio fu dapprima carbonaro, poi aderì alla massoneria, rimanendo sempre molto vicino alle posizioni mazziniane ed alla figura di Garibaldi.
Sui modi ed i tempi dell'adesione alla massoneria le notizie non sono molto certe, ma l'appartenenza all'ordine è indubbia. Probabilmente fu iniziato a Genova, presso la loggia "Trionfo ligure", sul finire degli anni '50, prima di cominciare la sua spedizione con i mille.La stessa libera muratoria si occupò qualche anno fa di ricostruire la statua di uno dei suoi personaggi più noti, rivendicando in modo netto i legami con tutti i più noti combattenti risorgimentali.

4) GIUSEPPE MAZZINI

Giuseppe Mazzini è stato un patriota e politico italiano del XIX secolo, fondatore del movimento "Giovine Italia" e promotore dell'unità nazionale italiana. Era convinto che la massoneria potesse essere un mezzo per promuovere ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza tra gli uomini, e che potesse contribuire alla realizzazione dei suoi obiettivi politici. Tuttavia, non si può affermare in modo certo che Mazzini fosse strettamente associato alla massoneria. Mazzini operava più attraverso il suo movimento politico e ideologico piuttosto che tramite associazioni massoniche formali. La principale obbedienza italiana, l'unica attiva all'epoca del Mazzini in Italia, il Grande Oriente d'Italia, indica l'appartenenza di Giuseppe Mazzini all'Ordine Massonico.  Inoltre, fu l'associazione stessa a commissionare il suo mausoleo all'architetto mazziniano Gaetano Vittorino Grasso, che lo realizzò in stile neoclassico, adornandolo con alcuni simboli massonici. Giuseppe Mazzini fu comunque, ed innegabilmente, un carbonaro, e la Carboneria fu sempre ben distinta dalla Massoneria.

5) ITALO BALBO

Italo Balbo è stato un aviatore, politico e gerarca fascista italiano attivo durante il regime di Mussolini. Fu un ardente sostenitore del fascismo e uno dei più stretti collaboratori di Mussolini. Balbo divenne famoso per le sue imprese aviatorie, compresa la sua leadership nella trasvolata atlantica nel 1933. Tuttavia, nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, Balbo morì in un tragico incidente aereo, che alcuni storici ritengono essere stato causato accidentalmente dalle difese italiane. La sua figura è stata controversa, essendo stata sia celebrata per le sue imprese aviatorie che criticata per il suo coinvolgimento nel regime fascista. Dopo essere stato in gioventù di idee repubblicano-mazziniane, dopo il 1920 fu iniziato in Massoneria nella Loggia "Giovanni Bovio"; fu Oratore della loggia "Gerolamo Savonarola" di Ferrara, che aveva tra i suoi membri altri iscritti al Partito Nazionale Fascista , e dalla quale andò in sonno in data 18 febbraio 1923, quando i rapporti tra Fascismo e Massoneria iniziarono a deteriorasi. Pochi giorni prima, infatti, il Gran consiglio del fascismo aveva approvato il divieto per i proprio membri di far parte della libera muratoria. Votarono contro in 4: Balbo, Rossi, Acerbo e Dudan

6) ENRICO FERMI

Enrico Fermi è stato un eminente fisico italiano, noto per i suoi contributi alla fisica quantistica, alla teoria delle particelle elementari e alla fisica nucleare. È famoso per aver condotto esperimenti sulla radioattività e per aver guidato il primo reattore nucleare controllato a Chicago nel 1942. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Fisica nel 1938 per la sua dimostrazione della creazione di nuovi elementi radioattivi mediante bombardamento neutronico. Fu iniziato alla massoneria nel 1923, presso la Loggia Lemmi di Roma.

7) GIOVANNI AMENDOLA

Giovanni Amendola è stato un giornalista, politico e antifascista italiano attivo durante il periodo tra le due guerre mondiali. Si oppose fermamente al regime fascista di Mussolini e difese i valori democratici e liberali. La sua attività giornalistica e politica mirava a contrastare il regime autoritario fascista, ma purtroppo morì prematuramente nel 1926 a causa delle percosse subite durante un pestaggio da parte di squadristi fascisti. La sua figura è ricordata per il suo impegno contro il totalitarismo e per la difesa della libertà e della democrazia in Italia. A inizio '900 entrò in contatto con la "Società Teosofica",  Il 24 maggio 1905 viene iniziato in massoneria nella Loggia Giandomenico Romagnosi, appartenente al Grande Oriente d'Italia, ma dopo soli tre anni lascerà l'organizzazione. 

8) LICIO GELLI 

Licio Gelli è stato un imprenditore italiano coinvolto in modo controverso nella massoneria e nella politica. Iniziato in massoneria in Italia nel 1963, è diventato famoso per essere stato il capo della loggia massonica segreta "P2" in Italia negli anni '70 e '80. La P2 è stata coinvolta in scandali, cospirazioni e intrighi politici, suscitando grande scalpore nella società italiana. Gelli è stato anche implicato in varie inchieste riguardanti corruzione, finanziamenti illegali e collegamenti con personaggi influenti. La sua figura è stata avvolta da mistero e controversie per le sue attività nell'ombra e per i suoi legami con il mondo politico e finanziario dell'epoca. La commissione sulla P2 stabilì che il suo rapporto con la massoneria fu prettamente strumentale, usò l'organizzazione come un mezzo per raggiungere il potere e avvicinare personaggi importanti.

9) ANTONIO MEUCCI

Antonio Meucci è stato un inventore italiano del XIX secolo, noto per aver sviluppato un prototipo di telefono. Sebbene non abbia ottenuto il riconoscimento ufficiale per l'invenzione del telefono, i suoi lavori e le sue dimostrazioni sperimentali furono precursori fondamentali per lo sviluppo successivo del dispositivo da parte di altri, come Alexander Graham Bell. La sua vita fu segnata da sfide finanziarie e litigi legali per ottenere il riconoscimento della sua invenzione. E' stato associato alla Massoneria. Ci sono diversi resoconti che suggeriscono la sua possibile partecipazione a logge massoniche a New York, come ad esempio quando nel 1888 fu incaricato di presiedere la seduta con la quale veniva accolto nelle massoneria l'ambasciatore italiano negli USA.

10) SILVIO BERLUSCONI

Silvio Berlusconi è stato un imprenditore e politico italiano, Primo Ministro dell'Italia in diversi mandati tra il 1994 e il 2011. È stato il fondatore e leader del partito Forza Italia. La sua leadership è stata caratterizzata da controversie, scandali personali e una carriera imprenditoriale nel settore dei media, dell'edilizia e dello sport. Ha preso parte alla loggia P2, aderendo ad essa nel 1978. La commissione sulla loggia P2 stabilì che Berlusconi e altri membri della loggia sfruttarono tale appartenenza per trovare appoggi politici e finanziari. La P2 mirava a impadronirsi dell'Italia attraverso la realizzazione di un "Piano di rinascita democratica"; Licio Gelli ha affermato che il Piano fu copiato e attuato dallo stesso Berlusconi, soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione strutturale di Forza Italia. Berlusconi ha sempre affermato di di essere stato iscritto alla P2 ma di non aver mai partecipato ad alcuna riunione. Nel 2006 il suo governo ridusse drasticamente la pena per coloro che mirassero a mutare l'ordinamento dello Stato con mezzi illeciti, specificando inoltre che la condotta illecita sarebbe stata censurata soltanto se messa in pratica con atti violenti.


venerdì 29 dicembre 2023

SCRITTORI ITALIANI MASSONI


La massoneria è studiata nelle nostre scuole in modo sintetico ed estremamente riduttivo. Solitamente si fa accenno a questa organizzazione in due momenti diversi: durante l’analisi della Rivoluzione francese e nella stagione rivoluzionaria di metà ‘800.
 Nel primo caso ci si sofferma di più sulle idee della libera muratoria, sulla sua attività in opposizione alla Chiesa; nel secondo caso c’è un accenno al ruolo svolto dalla massoneria nell’organizzazione dei moti del ’20-’21 e in quelli del ’48;  talvolta nei manuali è presente uno specchietto con una piccola storia dell’organizzazione, solitamente molto scarno e poco informativo. 


Simbolo, massoneria, occhio che tutto vede, piramide





Ciò che colpisce maggiormente, tuttavia, è l’assenza quasi totale di informazioni sugli avvenimenti successivi della storia contemporanea, come ad esempio l’Unità d’Italia, la Rivoluzione turca, il rapporto contrastato tra fascismo e massoneria, l’importanza riacquisita nel dopoguerra, gli affari del trittico finanza-chiesa-massoneria e i vari scandali a partire dalla P2.



Questo assordante silenzio si protrae anche alla storia della letteratura. Escludendo qualche rapidissimo accenno, non ci si concentra mai sul numero di scrittori italiani iscritti alla massoneria o vicini ad essa, tralasciando di analizzare il rapporto tra le loro opere ed il messaggio massonico. Talvolta la chiave massonica permetterebbe di allargare la prospettiva critica su un’opera, aggiungendo significati nuovi e sorprendenti; altre volte, invece, una lettura misterica o esoterica potrebbe contribuire a sciogliere riferimenti ed allusioni che appaiono come criptiche o contraddittorie agli occhi dei critici “tradizionali”.
Una piccola rassegna di importanti autori legati alla massoneria sarà utile per comprendere quanto sia ampio questa strada interpretativa scarsamente percorsa.  






Vittorio AlfieriVITTORIO ALFIERI (1749-1803)
Il titanico drammaturgo italiano fu iniziato alla massoneria all’estero, durante i suoi viaggi in giro per l’Europa. In una sua opera [La Vita, Epoca IV, capitolo I] mette in rima alcuni segreti e costumi dell’ordine, chiedendo nel contempo scusa ai fratelli per questo suo audace gesto. Successivamente aderì alla loggia “Vittoria” di Napoli, ed in effetti la città campana fu asilo di molti massoni durante la serrata piemontese ad opera dei Savoia. Negli ultimi anni di vita Alfieri rinnegherà questa sua esperienza nella satira L’impostura, così come sconfesserà tutti i suoi atteggiamenti illuministici, mostrando disprezzo verso il nuovo ordine che stava per imporsi per mano di Napoleone.





UGO FOSCOLO (1778-1827)
Del rapporto tra Foscolo e la massoneria non si sa molto. Iniziato in Massoneria il 25 maggio 1804 nella Loggia "Ermione" di Milano, tra il 1806 e il 1807 entrò nella Loggia Reale Amalia Augusta di Brescia, la stessa loggia di Vincenzo Monti e la sua rapida carriera tra le fila dell’esercito napoleonico si spiega anche con la totale adesione ai progetti dell’imperatore ed ai suoi ideali profondamente intrisi nel messaggio massonico. Non bisogna dimenticare, inoltre, l’interesse di Foscolo per il fratello Alfieri ed il fortissimo messaggio presente nei Sepolcri, opera in cui si loda l’influenza positiva che i morti possono avere su i vivi, attraverso una ispirazione patriottica e civile totalmente sganciata dall’ideale trascendentale cristiano. I riferimenti presenti in quest’opera sono numerosi (come ad esempio la lode per i costumi dell’Inghilterra, nazione forgiata dalla massoneria e tutt’altro che “nemica” per l’autore nonostante gli scontri tra essa e Napoleone) , così come quelli delle Grazie, impossibili da capire appieno se non si collega il percorso evoluzione umana con quello tracciato e auspicato dalla massoneria. 

LUIGI SETTEMBRINI

Luigi Settembrini (Napoli, 17 aprile 1813 – Napoli, 4 novembre 1876) è stato uno scrittore, traduttore e protagonista del risorgimento italiano; fu anche rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.

Di idee illuministe e mazziniane, aderì alla Giovine Italia e divenne un massone. Con alcune sue opere, tre le quali "Protesta del popolo delle du
e Sicilie", diffuse gli ideali del Risorgimento tanto cari anche alla Massoneria che prese parte all'Unità in modo attivo e ormai ampiamente attestato. Fu iniziato giovanissimo in massoneria nella Loggia Figliuoli della Giovine Italia. 
Una volta realizzato il progetto, Settembrini contribuì, insieme ad altri massoni (come De Sanctis, Collodi, De Amicis), alla creazione di un ideale patriottico partendo dalla letteratura, soprattutto con la sua opera "Lezioni di letteratura italiana".

Nel romanzo di Thomas Mann "La montagna incantata" Luigi Settembrini è il nome che l'autore dà al personaggio che incarna i valori massonici, illuministici, umanitari e democratici, opposti a quelli del gesuita Nafta, con il quale Settembrini contende l'animo del protagonista. 




GIOSUE’ CARDUCCI

GIOSUE’ CARDUCCI (1835-1907)

Giosuè Carducci fu iniziato alla massoneria nella loggia Galvani di Bologna, spinto dai suoi sentimenti anti-ecclesiastici e patrioti; la città emiliana resta ancora oggi un centro importantissimo per la libera muratoria. La sua fiducia nel progresso e l’opposizione ad ogni tipo di oscurantismo lo spingeranno a comporre l’Inno a Satananel 1863. L’opera, pubblicata due anni dopo, è un durissimo attacco al potere della chiesa ed al suo messaggio repressivo, sancito da Pio IX nel Sillabo, pubblicato nel 1864. Per Carducci, Satana è il simbolo dell’energia vitale e del progresso, esemplificato dall'immagine vigorosa della locomotiva. Certo non poté sfuggire al poeta la consuetudine di appellare, da parte della chiesa, come “satanico” o “luciferino” tutto ciò andasse contro il proprio messaggio; non è un mistero, inoltre, che all'interno della massoneria l’ideale ribelle di Lucifero è sia considerato positivamente, facendo riferimento all'etimologia propria del termine “portatore di luce” e realizzando una sorta di commistione con il pagano Prometeo, altro eroe massonico. Successivamente il poeta vate si distaccherà dall'ordine con il suo riaccostarsi alla monarchia ed a posizioni più conservatrici.








GIOVANNI PASCOLI (1855-1912)

Seguendo la strada tracciata dal suo maestro Carducci, Giovanni Pascoli aderì alla massoneria venendo iniziato nella loggia Rizzoli di Bologna. La questione sulla sua adesione all'ordine è remota e molto combattuta, fu la sorella la prima a negare l’affiliazione, tuttavia il ritrovamento recente del testamento del poeta ne dà conferma senza ombra di dubbio. Della massoneria Pascoli amava l’impegno attivo, la fratellanza e la solidarietà che lo facevano sentire, per una volta, protetto. Influirono certamente anche gli ideali socialisti ed umanitari che contraddistinsero la giovinezza dell’autore. Una traccia di passione mistica ed esoterica è riscontrabile, invece, nelle pagine critiche che Pascoli dedicò a Dante, dense di significati profondi ed esoterici. 










GABRIELE D’ANNUNZIO (1863-1938)

L’adesione di D’Annunzio alla massoneria è piuttosto controversa, dato che, sebbene non manchino i riferimenti del poeta a simboli ed ideali massonici, ed inoltre siano note le sue amicizie con massoni dichiarati, manca una prova certa della sua adesione formale. Nel 1901 inaugurò l’Università Popolare di Milano con il suo fondatore Ettore Ferrari, gran maestro del GOI, e successivamente si ebbe uno scontro tra le diverse logge per accaparrarsi il poeta. La disputa sarebbe stata vinta da quella di Piazze del Gesù e D’Annunzio avrebbe successivamente percorso tutti i gradini della scala massonica fino ad arrivare al 33◦ grado; la stessa bandiera della Reggenza del Carnaro avrebbe simboli esoterici e massonici, senza dimenticare che molti aderenti all'impresa fiumana furono a loro volta massoni. Secondo un’altra teoria D’Annunzio aderì alla corrente massonica del Martinismo, spinto dal suo amico Debussy; questa società aborriva i caratteri razionalistici tipici della libera muratoria, perseguendo un forte panismo edonista e sensista che poggia la sua base teorica sull'idea di una divinità formata da emanazioni sensitive che l’uomo deve recuperare attraverso un percorso mistico.

Certo non deve passare inosservata la scelta di D’Annunzio di denominare i suoi tre cicli di romanzi con simboli massonici o esoterici, quali il Giglio, la Rosa, e soprattutto il Melograno.



EDMONDO DE AMICIS (1846-1908) & CARLO COLLODI (1826-1890)


L’autore di Cuore avrebbe aderito alla massoneria in Uruguay, nella loggia Concordia di Montevideo, tuttavia non c’è unanimità di vedute tra le fonti, né sulla sua iniziazione, né su dove sarebbe avvenuta. Gli ideali socialisti, egualitari e democratici dell’autore sarebbero un indice di questa sua adesione, comunque piuttosto incerta.  Recentemente è stata avanzata l’ipotesi che il libro
Cuore sia un vero e proprio manifesto dei valori massonici con cui si voleva plasmare la giovane Italia, basati fondamentalmente sull'amore per la patria. 





In modo molto simile sono stati considerati come “massonici” i valori trasmessi da un altro autore di libri considerati “per ragazzi” (forse in modo troppo semplicistico). Ci riferiamo a Carlo Collodi, padre del famosissimo Pinocchio
. La stessa nascita del protagonista, forgiato dalla grezza materia, sarebbe da collegare con l’ideale di crescita massonico basato sulla “costruzione” della propria identità, ed inoltre gli strumenti di Geppetto sono ancora oggi noti simboli della massoneria (scalpello, maglietto); la morte di Pinocchio burattino simboleggerebbe il passaggio dalla vita ingenua a quella adulta e consapevole, senza dimenticare che l’attraversamento della morte è uno dei riti di iniziazione 
all'ordine  altri passaggi riconducibili al rito sarebbero riscontrabili nella bevanda amara che i tre medici (come tre sono gli ufficiali del rito iniziatore) gli fanno bere; il burattino viene accolto dai suoi simili che lo chiamano “fratello”; il ventre della balena somiglierebbe alla “camera di riflessione” e così via.  









SALVATORE QUASIMODO (1901-1968)
Salvatore Quasimodo fu iniziato alla massoneria nel 1922 dalla loggia 
Arnaldo  da Brescia di Licata e successivamente ne è stata intitolata anche una in suo onore. Come il Pascoli anche Quasimodo attribuirà alla massoneria un ruolo guida nel processo di solidarietà umana, sostenuta dalla forza dell’intelligenza laica. Le tematiche mistiche ed esoteriche segneranno in particolar modo le sue prime opere, Acque e Terre ed Oboe sommerso





Oltre a questi autori ce ne sono tantissimi altri accostabili all'ordine  alcuni dei quali indubbiamente massoni: 
Giacomo Casanova aderì alla massoneria nella loggia di Lione;
 Antonio de Curtis Totò fu membro della Loggia massonica "Fulgor" di Napoli dal luglio 1945 e, in seguito, della Loggia "Fulgor Artis" di Roma, da lui stesso fondata. Entrambe le Logge appartenevano alla "Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana" di Piazza del Gesù;
 


   




Tra i “sospettati” di essere massoni ricordiamo: Guido Gozzano, Francesco De Sanctis, Vincenzo Monti, Cesare Beccaria, Arrigo Boito,Luigi Capuana, Goffedro Mameli..

E' evidente che più ci sia avvicina ai giorni nostri e meno dettagliate sono le informazioni in nostro possesso. Sugli autori più recenti bisognerà attendere una cinquantina d'anni almeno. 













mercoledì 27 dicembre 2023

11 EVENTI STORICI DEGLI ULTIMI 110 ANNI CHE SARANNO RICORDATI NEL 2024

Per avvicinarci all'anno nuovo abbiamo scelto 11 anniversari che saranno celebrati nel 2024,  11 storie di valenza globale.
La nostra panoramica ripercorre in pochi righi qualcosa che è accaduto nel quarto anno degli ultimi 11 decenni.



1914 - Inizia la Prima guerra mondiale



Il 28 Giugno 1914 sette
giovani nazionalisti serbi appartenenti alla Mano nera, misero in atto un piano
finalizzato all'assassino dell'Arciduca d'Austria Francesco Ferdinando, erede
al trono. Il primo ad attaccare fu Cabrinovic, ma il suo esplosivo non riuscì a
centrare l'auto con l'obiettivo. Incredibilmente la cerimonia non fu
interrotta. Mentre il corteo si dirigeva all'ospedale per incontrare i feriti
del primo attacco lo studente serbo Gavrilo Princip se lo vide passare davanti
all'improvviso, quindi esplose due colpi di pistola che uccisero Francesco
Ferdinando e la moglie Sofia.






 Il Kaiser Guglielmo II decise di risolvere una volta per tutte la
questione serba ed un mese dopo dichiarò guerra al piccolo stato; la Russia
intervenne per proteggere i "cugini" e da lì in poi si ebbe
un'escalation che trasformò la guerra da europea in mondiale; l'Italia fece il
suo ingresso nel conflitto l'anno dopo. 


Nella Grande Guerra morirono più di otto milioni di persone, mentre i
feriti e i mutilati raggiunsero cifre incalcolabili. Le divisioni alla fine
dello scontro furono tali da essere risolte soltanto con il secondo conflitto
mondiale.





 1924 - Il delitto Matteotti



Nell'aprile del 1924 si tennero delle elezioni dominate da tensioni ed illegalità. Mussolini, salito al governo due anni prima, truccò l'esito del voto e si assicurò il 66,3 % dei consensi anche con minacce ed intimidazioni. Il 
30 maggio 1924 un uomo coraggioso, un vero politico, il deputato socialista Giacomo Matteotti, tenne un durissimo discorso alla Camera nel quale denunciò questi episodi e chiese l'annullamento delle elezioni. Il duce assistette ammutolito, mentre le urla dei fascisti (e non solo) coprivano le parole di Matteotti. Dopo pochi giorni il deputato sarà rapito e verrà ritrovato morto il 16 agosto dello stesso anno. Il fascismo aveva osato troppo e fu vicino alla caduta, ma un re incapace e le sterili opposizioni permisero a Mussolini di preparare la sua difesa. Il 3 gennaio dell'anno successivo fu lui a prendere la parola nel Parlamento; si assunse tutte le responsabilità morali e politiche di ciò che i fascisti avevano compiuto in quegli anni, ma ancora una volta le reazioni furono nulle. Nei quattro anni successivi lo stato sarà completamente trasformato da democrazia a dittatura per mezzo delle "leggi fascistissime". 





 1934 - La notte dei lunghi coltelli


La notte del 30 giugno 1934 si consumò un drammatico "regolamento di conti" all'interno dello schieramento nazista, salito al governo da appena un anno. Nell'anno precedente, infatti, il presidente Hindenburg aveva affidato ad Hitler l'incarico di cancelliere; quest'ultimo, dopo l'incendio del Reichstag, ottenne anche i pieni poteri e ne approfittò per reprimere ogni forma di opposizione. Una ruolo fondamentale in questo passaggio verso la dittatura fu svolto dalle S.A. (squadre d'assalto), le quali rappresentavano il braccio armato del partito fin dal putch di Monaco.

Le squadre erano guidate da Rohm, un militare feroce ed autoritario, ma anche uno dei pochi amici intimi del dittatore. I due avevano affrontato assieme tutta la scalata al potere, ma nel '34 le posizioni erano diventate quasi opposte: Hitler si stava avvicinando ai gruppi industriali e finanziari tedeschi, così da assicurare una protezione più ampia al suo partito, ment Rohm avrebbe voluto mettere in atto una "seconda rivoluzione" di tipo socialista; l'esercito minacciava un colpo di stato nel caso il potere delle S.A. non fosse stato ridotto, ma Rohm teneva troppo all'indipendenza delle sue squadre; la dichiarata omosessualità di Rohm stava diventando un problema troppo scomodo per i nazisti. Fu fatta girare la voce che le S.A. avrebbero tentato un colpo di stato, così Hitler poté giustificare l'azione di forza condotta a fine giugno: nella "notte dei lunghi coltelli" morirono centinaia di oppositori ed ex alleati, fra i quali vi erano appunto tutto i principali esponenti delle squadre d'assalto. Da quel momento il potere repressivo venne affidato ad S.S. e Gestapo, ed inoltre tramontò ogni ipotesi di rivoluzione socialista. 





 1944 - Operazione Overlord


Nella primavera del 1944 le forze alleate erano riuscite a ribaltare completamente la tragica situazione di due anni prima. All'inizio del 1942, infatti, le forze dell'Asse avevano messo in seria difficoltà l'Urss (operazione Barbarossa) e gli Usa (attacco di Pearl Harbor), riportando inoltre numerose vittorie in Nord Africa. Tra il '42 ed il '43 le forze alleate riuscirono a riprendersi: gli Usa vinsero numerose battaglie nel Pacifico, l'Urss contrattaccò dopo aver rotto l'assedio di Stalingrado, in Africa la vittoria di El-Alamein ribaltò la situazione precedente. Per impegnare su più fronti Italia e Germania le forze alleate decisero di sbarcare in Italia (luglio '43), ma Stalin chiedeva a gran voce l'apertura di un secondo fronte nell'Europa occidentale.



La notte tra il 6 ed il 7 giugno 1944 si iniziò, dunque, lo sbarco in Normandia, al quale parteciparono contingenti americani, canadesi, inglese, polacchi, australiani, neozelandesi ed anche truppe del governo libero francese in esilio. L'attacco iniziale non fu risolutivo, infatti i tedeschi riuscirono a resistere dopo aver concesso però lo sbarco delle truppe alleate. Nei mesi successivi, tuttavia, l'avanzata divenne inarrestabile, portando alla liberazione di Parigi il 25 agosto dello stesso anno. Il generale De Gaulle pretese che sfilassero prima le forze armate francesi, così da assicurare al paese lo status di "vincitore" al termine del conflitto. Dopo lo sbarco in Normandia l'Asse perse continuamente terreno, fino alla resa dell'anno successivo.   




 1954 - La Crimea "regalata" all'Ucraina


Alla morte di Stalin la lotta per la sua successione fu vinta da Nikita Chruscev, ex sindacalista e ufficiale dell'Armata rossa, protagonista anche della battaglia di Stalingrado durante il secondo conflitto mondiale. Salito al potere, evidenziò subito un carattere più aperto e comunicativo rispetto al suo predecessore, rendendosi promotore anche di diversi gesti di distensione. Si riavvicinò alla Jugoslavia di Tito, mise un freno alle "grandi purghe" e arrivò addirittura a criticare la figura di Stalin.



Come dimostrano i fatti d'Ungheria non fu certo morbido con le aspirazioni indipendentiste e liberali, tuttavia il 27 febbraio del 1954 decise di donare la Crimea all'Ucraina per festeggiare i 300 anni dall'accordo di Perislav, con il quale i cosacchi ucraini accettarono di unirsi in pace alla Russia zarista. Con il crollo dell'Urss la Crimea si dichiarò indipendente, ma in seguito accettò di restare unita all'Ucraina, sebbene la maggioranza della popolazione fosse di origine russa. Quest'anno la situazione nella penisola è tornata calda in seguito all'auto proclamazione di indipendenza, processo che sembra indirizzarsi verso un ritorno in seno alla Russia dopo 60 anni. 






 1964 - Legge contro la segregazione razziale


Con morte di Kennedy molti americani pensarono che si fosse chiusa per sempre la stagione della "nuova frontiera"; con questa espressione John F. aveva voluto far riferimento ad un traguardo spirituale, culturale, umano, da raggiunge in nome del progresso civile e sociale. Nei primi mesi del suo mandato Kennedy provò ad aumentare la spesa sociale americana, tentando al contempo di pareggiare i diritti di tutti, comprese le persone di colore, soggette a limitazioni formali e materiali, soprattutto negli stati del sud. Dopo la sua uccisione il presidente Johnson riuscì ad approvare gran parte del programma di legislazione sociale promosso dal predecessore.



Il Civil Rights Act (firmato dal presidente il 2 luglio 1964) eliminò la segregazione nelle scuole e sui posti di lavoro, annullò ogni tipo di isolamento o divieto previsto in alberghi, ristoranti o altre strutture pubbliche, mettendo fine anche alla disparità di diritti per quanto riguardava l'iscrizione nelle liste elettorali. Il partito Democratico iniziò a perdere terreno nel sud del paese, fino ad arrivare alle presidenze Regan e Bush che ne segnarono un vero e proprio tracollo; tuttavia l'intero paese ne guadagnò in civiltà e prestigio internazionale, potendo festeggiare così, con piena soddisfazione, i cento anni dalla conclusione della guerra civile nel 1965. 






 1974 - Fine dei regimi dittatoriali in Portogallo, Grecia e Spagna



Al termine del secondo conflitto mondiale svanirono le due principali dittature europee, ossia quella di Mussolini e di Hitler. Con la morte di Stalin non si passò di certo alla democrazia, tuttavia i suoi successori evitarono di coltivare quel culto della personalità che aveva contraddistinto i trent'anni precedenti. Le restanti dittature europee erano quella portoghese, spagnola, greca e jugoslava. Per quest'ultima la fine si sarebbe avuta soltanto quindici anni più tardi e di certo la transizione fu tutt'altro che pacifica.
Nel 1974, comunque, ebbe termine la dittatura portoghese, sopravvissuta appena quattro anni a Salazar; gli stessi militari guidarono il passaggio verso la democrazia, acconsentendo nel contempo a concedere l'indipendenza alla colonie portoghesi. Dal '75 il regime parlamentare vide l'alternarsi di forze socialiste e moderate. 



Nel 1967 un sanguinoso colpo di stato militare aveva messo fine alla democrazia greca sorta al termine della guerra. Nel 1974 il regime militare tentò di annettere alla Grecia l'isola di Cipro, contesa da sempre con la Turchia; l'insuccesso militare mise in crisi i Colonnelli i quali furono costretti a cedere il potere. Nello stesso anno un referendum pose fine anche alla monarchia. Da allora il partito socialista e quello democristiano furono guidati (praticamente fino ad oggi) dalle famiglie Papandreu e Karamanlis.
La morte di Francisco Franco, avvenuta nel 1975, segnò in Spagna il passaggio del potere al re Juan Carlos di Borbone. Il sovrano, in modo molto lungimirante, scelte di guidare il paese verso la democrazia, legalizzando partiti e sindacati, liberando la stampa dalla censura e concedendo un referendum per l'approvazione di una Costituzione democratica. 





 1984 - Muore il falso "paziente zero" dell'HIV


Il 30 marzo 1984 si spense Gaetan Dugas, considerato per anni il "paziente zero" dell'epidemia di Aids. Una ricerca condotta nello stesso 1984 sentenziò che Gaetan aveva contagiato una altissima percentuale dei pazienti allora noti come vittime dell'epidemia. Questa conclusione venne poi screditata, ma nonostante ciò si diffuse rapidamente tra gli americani, facendo nascere il mito di un fantomatico "untore" che avrebbe portato la malattia negli Usa. La diceria fu suffragata soprattutto da coloro che intendevano denigrare gli omosessuali, accusando quest'ultimi di aver dato il via al contagio (per molti anni l'Hiv fu noto come il "cancro dei gay). Il clima d'odio creatosi nei confronti degli omosessuali sarà ben rappresentato quasi dieci anni dopo dalla pellicola
Philadelphia







 1994 - Inizia la presidenza Mandela


Il 27 aprile 1994 Nelson Mandela assunse l'incarico di presidente del Sudafrica. La sua attività politica era iniziata negli anni della guerra, quando si era distinto come esponente dell'African National Congress lottando per i diritti della popolazione di colore. In Sudafrica, infatti, vigeva la segregazione razziale, in nome della quale i neri non godevano di tutti i diritti politici e civili; oltre a motivazioni razziali sussistevano anche cause di tipo economico viste le enormi ricchezze minerarie del paese a cui non volevano rinunciare i governanti bianchi legati a diversi paesi occidentali. Nei primi due decenni del dopoguerra l'azione libertaria di Mandela continuò anche attraverso l'adesione alla lotta armata, indirizzata soprattutto contro obiettivi militari. Condannato all'ergastolo nel 1964 rimase in prigione fino al 1990, quando il presidente De Klerk decise di liberarlo e di ridare statuto legale al suo partito. Uscito di galera abbandonò la lotta armata per seguire la strada della riconciliazione pacifica tra bianchi e neri; nel 1993 vinse il nobel per la pace insieme a De Klerk, quindi l'anno dopo fu eletto presidente del Sudafrica. La sua icona è stata esaltata in tutto il mondo come simbolo di pace, democrazia e lotta per i diritti universali. Si è spento nel 2013. 




 2004 - Nasce Facebook



Il 04
 Febbraio 2004  lo studente di Harvard Mark Zuckerberg lanciò il sito TheFacebook, successivamente trasformato in Facebook, un social network inizialmente destinato agli studenti universitari americani, ma divenuto poi un luogo di incontro (e non solo) per oltre un miliardo di persone in tutto il mondo.


Facebook, così come altri social, ha cambiato le modalità di incontro tra i giovani, rivoluzionando anche il concetto di privacy. Sicuramente simili piattaforme hanno consentito di mantenere uniti i legami anche a lunga distanze, permettendo di ritrovare vecchi amici o episodiche conoscenze. Nel contempo, tuttavia, il rischio di veder diffuse senza controllo immagini o informazioni personali è aumentato sempre di più nel corso degli anni, anche grazie alle modifiche della privacy, spesso non molto trasparenti.  


2004 - Nasce ufficialmente l'ISIS
 L'ISIS, acronimo dell'Islamic State of Iraq and Syria (Stato Islamico dell'Iraq e della Siria), è emerso nel 2013 come evoluzione di un precedente gruppo chiamato al-Qaeda in Iraq. È stato fondato da Abu Bakr al-Baghdadi, un estremista islamico, con l'obiettivo di creare uno stato islamico fondamentalista basato sulla sharia, la legge islamica. ISIS ha guadagnato notorietà nel 2014 quando ha preso il controllo di vaste aree in Iraq e Siria, impiegando tattiche violente e brutalità estreme, compresa la diffusione di video di esecuzioni pubbliche e altre atrocità.

martedì 26 dicembre 2023

L'ORIGINE PAGANA (ROMANA) DEL NATALE CRISTIANO

In questi giorni, avete festeggiato insieme a tutti gli altri? 


Sì? Bene, ma siete a conoscenza di cosa davvero avete celebrato?

Ecco a voi l'origine precisa del Natale. 

Nei primi tre secoli del Cristianesimo non esisteva certo questa tradizione; anche la Bibbia non contiene alcun riferimento sulla data precisa in cui sarebbe nato Gesù.  

Andiamo dunque indietro, ai tempi dell'antica Roma, quando i Saturnali  erano dedicati al Dio dell'Agricoltura e del Raccolto e si festeggiavano poco dopo il solstizio d'inverno, ossia il 21 dicembre.

 Questa ricorrenza si svolgeva con feste, banchetti, regali e pause dal lavoro.  

Inoltre, proprio al 25 dicembre risale la festività del Sol Invictus. Tale festa era dedicata alla rinascita di Apollo e il suo nome completo era "Dies natalis Solis invicti". 


Solo nella prima metà del Trecento, dunque, Papa Giulio I decise di stabilire in quel giorno proprio la festa di Natale per non rompere con la tradizione pagana. 

Dunque, festeggia pure ma in modo consapevole e ricordati di dubitare sempre di tutto, anche delle feste.

@dubito_ergo_sum_666 Il Natale: sai cosa stai festeggiando? Ecco spiegata la vera origine. #natale #christmas #rome #religion #dubitoergosum #saturnalia ♬ Christmas song music box(894798) - Jazz Studio