sabato 14 giugno 2025

10 CAUSE CHE POTREBBERO PORTARE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE

 Guerre più o meno dichiarate (Russia e Ucraina), scontri (Israele e Palestina) e tensioni ai confini (India e Pakistan), nuove ideologie estreme (religiose, nazionalistiche), dittatori pericolosi e minacciosi nei confronti dei vicini (Corea del Nord vs Corea del Sud e Giappone) propaganda a farla da padrona (con oggi i social e internet al centro), cause economiche e culturali.
Un elenco di motivi alla base della Prima e della Seconda guerra mondiale ma che, secondo il principio dei corsi e ricorsi storici, possiamo applicare anche al presente.
Vediamo quali sono questi punti di contatto tra ieri e oggi, sperando che tutto ciò possa far riflettere per evitare che il mondo ripiombi in una catastrofe globale. 


 1. Tensioni tra le grandi potenze

  • Ieri: Prima del 1914, tensioni tra imperi europei (Impero tedesco, austro-ungarico, britannico, russo e francese), ma anche con quello Ottomano, oltre a quelle che riguardavano i possedimenti in Africa; prima del 1939, rivalità tra le democrazie occidentali e i regimi totalitari (Germania nazista, Italia fascista, Giappone imperiale).
  • Oggi: Contrasti tra Stati Uniti e Cina, NATO e Russia, India e Pakistan, oltre a situazione estremamente complicate a livello regionale come Iran, Corea del Nord, Israele e i numerosi conflitti in Africa. 


2. Sistema di alleanze rigido

  • Ieri: Triplice Alleanza e Triplice Intesa (WWI); Asse Roma-Berlino-Tokyo contro Alleati (WWII).
  • Oggi: Blocchi definiti – NATO, AUKUS, Quad da un lato; asse Russia-Cina-Iran dall'altro. Crescente polarizzazione nei consessi internazionali (ONU, BRICS, G7).

 

3. Nazionalismi aggressivi

  • Ieri
    : Pan-germanesimo, irredentismo italiano, nazionalismo serbo e degli altri stati balcanici, revanscismo tedesco post-Versailles, oltre ai numerosi colonialisti motivati dal nazionalismo. 
  • Oggi: Nazionalismi autoritari (es. Russia con l’idea di “Novorossija”, Cina con Taiwan, India con il nazionalismo hindu); USA di Trump con nuove mire territoriali, oltre alla disintegrazione del multilateralismo. 


4. Conflitti regionali come scintille

  • Ieri: Le crisi marocchine nei primi anni del '900 e l’attentato di Sarajevo (1914); la guerra civile spagnola e l’invasione della Polonia (1939) come micce di escalation.
  • Oggi: Guerra in Ucraina, tensioni Cina-Taiwan, crisi israelo-palestinese, instabilità in Medio Oriente, tensioni nel Mar Cinese Meridionale e tra India e Pakistan. 


 5. Disinformazione e propaganda

  • Ieri: Forte uso della stampa per costruire nemici e giustificare il conflitto (es. Germania “barbara”, ebrei come capro espiatorio).
  • Oggi: Cyberpropaganda, guerra dell’informazione, deep fake, polarizzazione dell’opinione pubblica tramite social media e media controllati. 


6. Riarmo e militarizzazione

  • Ieri: Corsa agli armamenti navali e terrestri tra imperi (pre-WWI); riarmo della Germania nazista e preparazione bellica globale (anni '30).
  • Oggi: Aumento delle spese militari ovunque (compresa l'Europa), sviluppo di armi ipersoniche, test nucleari nordcoreani, rimilitarizzazione del Giappone, programmi spaziali a scopo difensivo.

 

7. Crisi economiche e instabilità sociale

  • Ieri: Crisi del 1929, iperinflazione tedesca, caos in Italia dopo la Prima guerra, fame e disoccupazione spinsero al potere regimi estremisti.
  • Oggi: Post-pandemia, crisi inflazionistica, crisi energetica, disuguaglianze globali, migrazioni incontrollate, aumento del malcontento sociale e dell’autoritarismo. 


8. Discredito delle istituzioni internazionali

  • Ieri: Nessuna istituzione internazionale prima della Grande guerra; fallimento della Società delle Nazioni nel prevenire l’aggressione nazista e fascista prima della Seconda guerra mondiale.
  • Oggi: Debolezza dell’ONU, paralisi del Consiglio di Sicurezza, crisi del diritto internazionale, scarsa fiducia nelle istituzioni multilaterali. 

 

9. Ideologie contrapposte

  • Ieri: Volontà di potenza, fascismo vs democrazia, comunismo vs capitalismo.
  • Oggi: Democrazie liberali vs autocrazie, ritorno di ideologie autoritarie, conflitti culturali e religiosi.



    10. Sottovalutazione del rischio
  • Ieri: Si credeva che la guerra sarebbe stata breve o evitabile. L’“illusione della pace”.
  • Oggi: Si crede che le armi nucleari impediscano guerre globali, ma il rischio di escalation non è più teorico.


Conclusione

Ormai lo sappiamo, la storia non si ripete mai identica, ma spesso rima.
Le similitudini tra passato e presente possono servire da monito, cercando di guidarci nelle scelte di oggi, così da evitare di ripetere ancora e ancora gli stessi errori di un tempo. 

martedì 10 giugno 2025

REFERENDUM 2025 – UN FALLIMENTO ANNUNCIATO

L’istituto referendario è oggettivamente in crisi da alcuni anni a questa parte, basta guardai i dati per capirlo: dal ’74 al ’90 non si poneva nemmeno il dubbio del mancato raggiungimento o no del quorum, era una sfida tra i sì e i no; dal ’90 al 2011 la soglia del 50% + 1 dei votanti è stata raggiunta a fasi alterne, mentre da allora ad oggi solo il referendum sulla riduzione dei parlamentari ha avuto successo.

Le basi dell’ultima tornata referendaria, comunque, apparivano a mio modesto parere fin da subito molto fragili anche per la sua stessa contraddittoria genesi.
Espressi queste mie perplessità nel seguente post, diffuso su vari social:

“Referendum,un pasticcio di sinistra.I primi 3 quesiti vogliono abolire riforme approvate dalla sinistra,infatti sono ancora divisi. Il 5 vuole abolire il principio dei 10 anni per la cittadinanza che fu approvato da un governo che includeva forze di sinistra;inoltre, tutti i governi successivi di quell'area non vi hanno messo mano.Inoltre, aggiungere un quinto quesito così divisivo non porterà al quorum, mentre solo i primi 4 avrebbero ricevuto l'approvazione anche da sostenitori di altre aree.” 


Al di là degli innumerevoli insulti di chi ormai ha perso la ragione (a sinistra) per le troppe e continue sconfitte politiche, mi furono fatte le seguenti tre obiezioni:

-     1- Se il quinto quesito è divisivo si possono benissimo ritirare solo le prime 4 schede.

La mia risposta: “Non è mai successo e non succederà mai che milioni di persone prendano 4 schede, lasciando la quinta”.
Conclusione oggettiva: La percentuale dei votanti si è assestata al 29,9% per tutti e 5 i quesiti, mentre il quinto è stato proprio quello più divisivo, con 65% di sì e 35% di no, mentre i primi 4 hanno viaggiato tra l’85 e l’88 % di sì.

-       2- I comitati promotori dei 5 referendum non c’entrano con la sinistra, si tratta dei sindacati e di movimenti della società civile.

La mia risposta: “Sganciare la CGIL dalla sinistra, in particolare dal PD, vuol dire andare contro la realtà; per il quinto, invece, tra i promotori risulta anche il PSI, Rifondazione Comunista, Possibile spesso in coalizione con la sinistra parlamentare; ad ogni modo, anche se non presenti direttamente nel comitato iniziale, le forze di sinistra si sono schierate fin da subito per la raccolta firme e per la successiva campagna per i sì.”

Conclusione oggettiva: Sfido chiunque oggi a non reputare il mancato quorum come indifferente alla sinistra, tanto è vero che già è partita la solita discussione fratricida nel PD.

-        3 - Non è vero che i referendum vogliono abolire leggi di sinistra o a cui la sinistra non ha messo mano. Renzi, ad esempio, non si può considerare di sinistra e l’attuale dirigenza del PD uscì proprio dopo l’approvazione del Jobs Act.

La mia risposta: La legge sulla cittadinanza nel 1992 fu promossa da una coalizione che comprendeva anche PSI, PSDI, PRI e approvata con larghissima maggioranza da tutto l’arco parlamentare; nessun governo di sinistra o con anche componenti di sinistra, nei successivi decenni, l’ha abrogata o modificata in modo sostanziale. I quesiti sul lavoro, invece, riguardano riforme varate dal 2014 al 2016 dal governo Renzi, il quale allora rappresentava oggettivamente il PD, anche se poi ne è uscito; inoltre, alla Camera ci furono ben 316 favorevoli, al Senato 166 e pochissime defezioni nel PD; Bersani, Civati, Schein uscirono dal partito, ma furono davvero in pochi. Tanto è vero che, anche prima del Referendum 2025, lo stesso PD risultava ancora spaccato tra chi sosteneva il Sì (Schlein e i suoi), chi il No (ala riformista) e chi, come Bonaccini, praticamente fino all’ultimo non si è espresso.

Conclusione oggettiva: L’esito del Referendum ha spaccato ancora il PD, in questi giorni continuano le discussioni interne, ciò conferma che una fetta del partito non rinnega affatto quanto approvato dal governo Renzi.

Quando ormai è stato confermato il mancato raggiungimento del quorum ho commentato così sotto gli stessi post citati in precedenza.

“Nonostante gli insulti ricevuti, alla fine la mia previsione si è avverata:  quorum ampiamente mancato. Il 5 quesito è stato quello decisivo per l'astensione, sebbene molti fossero davvero convinti che sarebbe stato possibile raggiungere il quorum nei primi 4 almeno. Pensavate davvero che la gente avrebbe ritirato solo quattro schede? Per i quesiti sul lavoro, se anche lo stesso PD era diviso al suo interno, cosa potevate aspettarvi?
P.s. io sono andato a votare”

Ovviamente, davanti alla realtà dei fatti, nessuno mi ha risposto più, qualcuno come sempre mi ha insultato, altri, invece, mi hanno bloccato per evitare di leggere l’oggettiva realtà dei fatti.

Ora, quindi, l’elettorato di sinistra vuole accettare l'amara verità? Vuole capire che la sconfitta era già segnata in partenza, e non di certo per la bontà dei quesiti, ma per incapacità dei propri rappresentanti?

Perché le opposizioni hanno contribuito al fallimento dei referendum? 




Queste le loro posizioni alla vigilia:

PD: spaccato tra sì, no, forse

M5S: 4 sì e un libera scelta

AVS: 5 sì

Azione: 4 no e 1 sì

IV: no, libera scelta, no, libera scelta, sì

+Europa: 3 no e 2 sì

Premetto che non sono di destra (e questo governo non mi piace), ma 5 partiti così divisi a cosa possono portare se non al fallimento? Che alternativa sono? Se continuano così (e su molto altro sono in disaccordo) lasceranno il potere alla destra per anni, cosa che a me non piace affatto. 

La sinistra italiana è in condizioni pietose, e ovviamente ora sono cominciate le solite reazioni infantili. Chi sostiene che comunque è stata una vittoria perché si è arrivati al 30% (wow, era questo l’obiettivo?), chi afferma che aver portato 15 milioni di persone al voto è un successo, dato che la Meloni fu eletta con 12 milioni di voti a favore (ovviamente non contano che questi votanti sono difficilmente politicizzabili e i Sì sono comunque stati tra i 13 e i 9 milioni) e chi invece inizia con la classica colpevolizzazione del popolo, tanto cara ai politici di sinistra e a diversi loro appartenenti.

 
Come si nota questa colpevolizzazione? Dalla profonda incapacità di auto-analisi e critica, con conseguenti accuse di questo tipo:
Sconfitta alle elezioni? "Colpa della gente che non ci ha capito"
Non si raggiunge il quorum ai referendum? "Colpa della gente che è ignorante"
Aumentano i consensi degli altri partiti? "Colpa della gente che non ha più valori"
Questo vale dal PD all'ultimo partito di estrema sinistra che si è staccato da un altro partitino per questioni inutili.
Ribadisco che io non sono di destra, prima che iniziate a colpevolizzare a caso anche me.

In conclusione, il fallimento di questa tornata referendaria era prevedibilmente anticipabile, se qualche leader non l’ha fatto ciò è avvenuto solo per superbia, scollamento completo dalla realtà o chissà quale calcolo politico. 

 
Ci tendo a precisare, comunque, cosa ho votato io, anche se immagino che quasi nessuno dei critici leggerà questo post fino alla fine: Sì, Sì, Sì, Sì, No.
Il No finale, tanto per accennare un tema che poi riprenderò in futuro, si basa sull’idea che un semplice dimezzamento dei tempi sia una modalità eccessivamente brusca per cambiare una legge che merita molta attenzione. La mia idea per la cittadinanza si basa su uno Ius Scholae che prenda spunto da alcuni elementi della Francia, dalla Germania, dal Regno Unito o dalla Spagna, paesi dove il percorso di studi è usato come valore diretto o indiretto per la naturalizzazione.

sabato 7 giugno 2025

DECRETO SICUREZZA: LO SCUDO CHE ALLARGA I POTERI DEI SERVIZI SEGRETI E GLI INQUIETANTI ESEMPI DEL PASSATO

 Il Decreto sicurezza ha introdotto 22 nuovi reati, aumentato delle aggravanti e stabilito norme molto contestate.  Si va dalle strette sui blocchi stradali ai provvedimenti sulle occupazione degli immobili, dalle misure per limitare le rivolte in carcere a quelle che inaspriscono le pene per alcuni tipi di manifestazioni. 

Ma soffermiamoci sull'Articolo 31 del decreto, forse fin troppo sottovalutato dalla pubblica opinione. Sono state potenziate le attività della nostra Intelligence, in particolare quelle sotto copertura; gli 007 infiltrati potranno prendere parte ad associazioni terroristiche ed eversive, ed inoltre sarà possibile per loro dirigere e organizzare operazioni di tale stampo senza che ci sia alcuna conseguenza penale. 
I familiari delle vittime di mafia e terrorismo già a gennaio avevano messo in guardia sui poteri concessi dall'allora DDL, mentre solo l'intervento del Presidente della Repubblica ha evitato che fosse imposto anche l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di fornire informazioni al servizi segreti. 

Già immagino i commenti di alcuni: "eh, ma i servizi segreti è normale che devono infiltrarsi", "se partecipano a delle operazioni è solo per smascherarle", "se organizzano atti di terrorismo non succederà nulla per davvero". 

Troppi film hollywoodiani ci hanno fatto dimenticare la nostra storia nazionale, costellata di eventi oscuri e tragici nei quali spesso l'azione dell'Intelligence è stata tutt'altro che limpida e corretta.  

Vediamo dieci esempi. 

1 - STRAGE DI PIAZZA FONTANA (1969)

L'attentato terroristico del 12 dicembre causò 17 morti e 90 feriti, segnando l'inizio degli Anni di Piombo. Dopo decenni di processi alla fine la Cassazione ha stabilito la colpevolezza di terroristi appartenenti all'area di estrema destra, tuttavia nessuno degli esecutori materiali è mai stato condannato. Il SID nascose le appartenenze all'estremismo anti-comunista di alcuni sospetti, finse di non possedere informazioni fondamentali e agevolò la latitanza all'estero di altri probabili colpevoli. Non dimentichiamo che questo caso è collegato alla misteriosa morte dell'anarchico Pinelli.  

2 - GOLPE BORGHESE (1970)

Nella notte tra il 7 e l'8 dicembre Junio Valerio Borghese, appoggiato dai movimenti di estrema destra Fronte nazionale e Avanguardia nazionale, tentò un colpo di stato, poi misteriosamente abortito. I vari processi e le inchieste successive non poterono contare su tutte le informazioni necessarie, dato che i file prodotti dal SID videro il taglio di molti dati fondamentali. La Commissione parlamentare che indagò in merito ad inizio anni 2000 stabilì che gli apparati avevano occultato la verità. 

3 - STRAGE DELL'ITALICUS (1974)

L'attentato ebbe luogo nella notte tra il 3 e il 4 agosto, portando alla morte di 12 persone. Gli autori furono individuati all'interno dell'associazioni neofasciste, sebbene anche in questo caso i processi non portarono ad alcuna condanna. Una dipendente del SID a distanza di anni fu condannata per falsa testimonianza, mentre un presunto attentatore riuscì a fuggire all'estero grazie a delle coperture occulte.

4 - CASO MORO (1978)

Il rapimento dell'esponente della DC avvenne il 16 marzo, mentre l'uccisione il 9 maggio. I processi hanno portato alla condanna di diversi esponenti delle Brigate rosse. Tra i mille misteri del caso ci soffermiamo sulla figura di Antonio Chichiarelli che realizzò almeno un falso comunicato, fintamente attribuito alle BR, forse con l'obiettivo di allontanare le indagini dalla capitale, dando così maggiore libertà di movimento ai rapitori. Sono noti i suoi contatti con ambienti della mafia, dell'estremismo di destra ma anche dei servizi segreti, mentre la sua storia si lega anche all'omicidio Pecorelli. In entrambi i casi il SISDE non approfondirono le indagini su di lui e su chi potrebbe averlo manovrato, mentre anche la morte dello stesso Chichiarelli (per omicidio) è avvolta nel mistero. Secondo alcune teorie investigative, inoltre, membri dei servizi sarebbero stati al corrente del luogo dove era imprigionato Moro, mentre è certo che nello stesso stabile ci fossero appartamenti intestati ad informatori o uomini stessi dei servizi. 

5 - STRAGE DI BOLOGNA (1980)

La bomba del 2 agosto portò alla morte di 85 persone e al ferimento di oltre 200. I vari processi hanno portato alla condanna di terroristi di estrema destra, sebbene fin da subito il SISMI cercò di dirottare le indagini su fantomatici coinvolgimenti internazionali (la falsa "pista palestinese"). Alti funzionari dei servizi sono stati condannati per i depistaggi, sopratutto nel corso degli anni '90, e anche l'allora Presidente della Repubblica Cossiga affermò di essere stato mal informato dai servizi segreti. 

6 - STRAGE DI USTICA (1980)

Il 27 giugno, tra le isole di Ponza e Ustica, il volo di linea diretto da Bologna a Palermo fu abbattuto, con la conseguente morte di 81 tra passeggeri e membri dell'equipaggio. Numerosi processi non sono riusciti a scrivere la verità, mentre l'ex presidente della Repubblica Cossiga ha confermato la teoria più probabile, ossia che una potenza straniera abbia tentato di abbattere l'aereo sul quale viaggiava Gheddafi, colpendo invece il velivolo civile, sostenendo infine di essere stato informato dai servizi segreti italiani. I depistaggi sulla strage hanno riguardato presunte tracce di esplosivo (probabilmente aggiunte dopo, nei depositi militari) per indirizzare verso una bomba a bordo mai accertata. Negli ultimi anni, invece, sono stati desecretate 132 pagine redatte dei servizi, le quali però, oltre ad essere oggettivamente poche per un caso così importante, risultano prive di informazioni rilevanti, facendo pensare all'esistenza di altro materiale ancora nascosto. Si segnalano anche tracciati radar, probabilmente decisivi, persi nel corso delle indagini. 

7 - ORGANIZZAZIONE GLADIO (ANNI '50-'90)

Ormai è accertato che l'organizzazione paramilitare fu gestita da CIA e Servizi segreti italiani, finalizzata al contrasto delle ideologie comuniste e all'espansione territoriale dell'URSS. I primi accordi tra SIFAR e CIA risalgono al '56, con l'ingresso negli anni successivi di altri membri della NATO. In seguito alle rivelazioni ufficiali del '90 (Andreotti, Cossiga) iniziarono le indagini e le inchieste per scoprire il numero esatto dei gladiatori, comunque oscillante tra i 500 e i 1000, ma molti ancora restano celati. Ricostruzioni giornalistiche ipotizzano un coinvolgimento di Gladio nel Piano Solo, nel caso Moro e in diversi attentati degli Anni di piombo, con conferme giunte anche da parte di ex terroristi e ex appartenenti ai servizi segreti. 

8 - LOGGIA MASSONICA P2 (ANNI '50-'80)

La loggia nacque ufficialmente a fine '800, ma fu solo dopo il secondo dopoguerra, sotto la guida di Licio Gelli, che iniziò la sua attività clandestina deviata. Nella P2 entrarono imprenditori, giornalisti, politici, alti funzionari militari, oltre a capi e membri dei servizi segreti. La Commissione parlamentare d'inchiesta, attiva dal 1981, scoprì i piani della loggia finalizzati al controllo dell'ordine democratico e dei mass media, oltre al probabile coinvolgimento in tentati colpi di stato e attentati della strategia della tensione. 

9 - TRATTATIVA STATO-MAFIA (ANNI '90)

I dialoghi tra lo stato italiano e la mafia riguardano il periodo delle stragi degli anni '92-'93, quando per tentare di fermarle sarebbero stati concessi dei favori alla criminalità organizzata. Sebbene i tre gradi di giudizio siano terminati con la prescrizione per i boss e l'assoluzione per i vertici istituzionali, restano ancora dubbi su ciò che sarebbe avvenuto in quel periodo, soprattutto perché la Cassazione ha comunque confermato l'esistenza della trattativa. Prima di essere assassinato, il giudice Borsellino confidò alla moglie di essere a conoscenza del dialogo tra apparati dello stato e la mafia, affermando anche di sospettare di essere spiato dai servizi segreti. Successivamente anche dei boss pentiti hanno confermato di conoscere alcuni vertici dei servizi. 


10 - PROTOCOLLO FARFALLA (2004)

Da una costola delle indagini sulla trattativa nasce quella rivolta a un presunto accordo tra i servizi segreti e l'amministrazione penitenziaria, finalizzato ad occultare visite degli 007 italiani nelle carceri, soprattutto a boss condannati al 41bis. L'obiettivo sarebbe stato quello di captare eventuali cedimenti nei detenuti mafiosi, iniziando colloqui volti a valutare la loro disponibilità a collaborare con la giustizia, o comunque per fare in modo che alcuni di loro diventassero informatori dei servizi. Le indagini non hanno portato a confermare l'accordo in sé, anche se l'esistenza di contatti e colloqui è abbastanza certa. 

lunedì 2 giugno 2025

I 12 Principi Fondamentali della Costituzione Italiana (e perché non sono ancora pienamente realizzati)

 Abbiamo la più bella Costituzione del mondo, dicono. Potrebbe anche essere vero, in effetti la nostra carta fondamentale è nata dalla sintesi di varie ideologie: cristiana, socialista, democratica, liberale, laica. Un anno di lavori ha prodotto quel testo a cui tutti oggi facciamo riferimento per rivendicare le nostre libertà e i nostri diritti.
I primi 12 articoli, i Principi fondamentali, sono la base di tutto il resto del testo e di ogni legge approvata fino ad oggi. 

Tuttavia, pur consapevoli che il testo ha delle caratteristiche programmatiche, dobbiamo osservare con amarezza che tutti e 12 i principi in realtà non hanno mai trovato piena applicazione nella nostra repubblica italiana

Vediamo perché.


Articolo 1 
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

 Criticità: L’Italia è afflitta da alta disoccupazione giovanile, precarietà lavorativa e lavoro povero. Il lavoro c’è, ma spesso non garantisce dignità. La sovranità apparterrà pure al popolo, ma passando attraverso il potere delegato ai parlamentari, i quali spesso fanno e disfano come vogliono, allontanandosi completamente dal mandato popolare e senza subirne le conseguenze. Tutto ciò ha portato ad una altissima astensione e ha allontanato molti cittadini dalle istituzioni. 


Articolo 2 
 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

 Criticità: Migranti, detenuti, disabili e persone in povertà estrema spesso non vedono tutelati i loro diritti in modo effettivo. I diritti inviolabili restano, talvolta, sulla carta, come ad esempio quello alla salute, svilito dalle lunghissime file d'attesa. I doveri di solidarietà restano più che mai solo sulla carta, soprattutto per come funziona il nostro sistema di tassazione.  


Articolo 3  
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

 Criticità: Disparità territoriali, discriminazioni di genere, razza, condizione sociale ed economica sono ancora diffuse. Non tutti partono dallo stesso punto. Le opinioni politiche sono tutt'altro che rispettate e tutelate, mentre le condizioni personali e sociali pesano tantissimo sul futuro di ogni singola persona. La Repubblica fatica nel tentare di rimuovere gli ostacoli all'uguaglianza dei cittadini, per cui enormi porzioni di popolazione restano al di fuori delle organizzazione politiche, faticano ad accedere ad una adeguata istruzione, sono estromesse dal mondo economico-lavorativo e dai contesti sociali migliori. 


Articolo 4 
 
La Repubblica riconosce a tutti il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Criticità: Il diritto al lavoro è spesso una lotteria. Molti, soprattutto i giovani e le donne, faticano a trovare un lavoro stabile e coerente con la propria formazione. Ultimamente anche gli anziani si trovano improvvisamente senza occupazione, proprio a pochi anni dalla pensione. Differenze territoriali, inoltre, hanno un'influenza decisiva sulla possibilità di trovare un lavoro e sulla possibilità di scegliere quale sia il proprio indirizzo professionale. Permangono ancora grandi sacche di lavoro nero ed irregolare. 


Articolo 5  
La Repubblica è una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

 Criticità: Le forti disuguaglianze tra Nord e Sud, e i ritardi nei trasferimenti di competenze e risorse, mostrano una realtà molto distante dall'autonomia equilibrata. Conflitti di competenze e tensioni tra stato centrale ed autonomie locali fanno sì che l'efficienza burocratica sia solo un miraggio per i cittadini. Senza dimenticare partiti e movimenti che minano costantemente l'unità e indivisibilità della nazione. 


Articolo 6 
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Criticità: Le minoranze linguistiche sono riconosciute, ma la promozione attiva delle loro culture e lingue è spesso marginale e poco finanziata. C'è ancora molto da fare per promuovere la conoscenza e il rispetto di tutte le espressioni linguistiche presenti sul territorio. 




Articolo 7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.

Criticità: I forti legami tra istituzioni e Chiesa mettono in dubbio una reale separazione: 8x1000, presenza religiosa in scuole pubbliche, sostegno alle scuole private cattoliche, ecc. Senza contare che la necessità di una revisione costituzionale agli accordi con la Chiesa rende quasi impossibile che ciò avvenga, anche se dovesse palesarsi una maggioranza parlamentare laica e riformista. 


Articolo 8 
Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.

Criticità: Non tutte le religioni hanno una piena intesa con lo Stato e alcune comunità faticano a vedersi riconosciute; in questo modo esse restano in una posizione di maggiori difficoltà rispetto ad altre nell'esercizio dei propri diritti. Permangono anche episodi di discriminazione e intolleranza, anche da parte di esponenti politici verso alcune minoranze religiose, come dimostra la difficoltà di aprire luoghi di culto non cattolici sul suolo italiano. 


Articolo 9 
 
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Criticità: Ricerca sottofinanziata, fuga dei cervelli, precarietà nel mondo universitario: la promozione della cultura e della scienza è debole. Il patrimonio storico e artistico spesso non sono tutelati e pubblicizzati a sufficienza, (tra abusi edilizi, speculazioni e incuria) sprecando quell'enormità di beni che potrebbero fungere da attrattiva e da volano per l'economia. Scelte volte a risolvere i problemi del presente spesso contrastano con l'intento di tutelare la natura in nome delle generazioni future. 


Articolo 10 
L’ordinamento giuridico si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.

Criticità: Diverse condanne da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo mostrano che l’Italia non è sempre conforme agli standard internazionali, specie su giustizia e diritti umani. Le politiche migratorie sono altalenanti e spesso schiave di fini elettorali. Negli ultimi anni anche il diritto d'asilo ha visto pesanti limitazioni da parte di vari governi, con procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato che risultano lunghe e complesse, con alta percentuale di dinieghi. 


Articolo 11
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

 Criticità: Pur non dichiarandole, l’Italia partecipa attivamente a missioni militari all'estero, anche in contesti ambigui, giustificandole come operazioni di pace e stabilizzazione e sollevando interrogativi sula loro piena conformità al ripudio della guerra come "strumento di offesa". La spesa militare in crescita e la presenza di basi NATO con armi nucleari straniere sollevano molti dubbi sulla coerenza con questo principio costituzionale. Inoltre, il nostro paese  vende armi a Paesi coinvolti in conflitti, talvolta anche sanguinosi e condannati dalle stesse organizzazioni interazionali. 


Articolo 12 
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso
 a tre bande verticali di eguali dimensioni.

 Criticità: Questo articolo sembra puramente simbolico, ma oggi l’uso della bandiera è spesso politicizzato, divisivo, e non sempre rappresenta l’unità e i valori costituzionali. Spinte separatiste e di anti-italianità evidenziano una difficoltà nell'identificazione con i simboli unitari. 




Conclusione:
I Principi Fondamentali della nostra Costituzione non sono solo belle parole, ma restano un faro civile e sociale. Sono obiettivi concreti, ma oggi incompiuti. Abbiamo bisogno di riforme coraggiose, investimenti adeguati e consapevolezza civica da parte di tutti, solo così questi principi non saranno più solo programmatici, ma fattuali.
Conoscerli e difenderli è il primo passo per realizzarli davvero.

lunedì 12 maggio 2025

MESSAGGI OCCULTI NEI CARTONI ANIMATI SATIRICI

 

Siamo abituati a trovare riferimenti alla massoneria e agli Illuminati nella letteratura, nel cinema, nell’arte e nella musica. Tuttavia, ci sono anche altre fonti, maggiormente "insospettabili", che analizzate nel modo giusto possono rivelare verità inconsuete e strabilianti.
Un esempio sono i cartoni animati, anche quelli di maggiore successo e apparentemente meno impegnati.
Diamo un’occhiata a cinque esempi.



1) AMERICAN DAD
L'episodio 13 della III stagione di American Dad (Il mese del mistero nero) è una parodia di numerose teorie del complotto ed anche di film come "Il mistero dei Templari" con N. Cage. Ad di là del divertimento, però, possiamo anche tentare di cogliere un qualche messaggio, volontario o meno da parte degli autori. 

TRAMA: Mentre ricerca un documento su George Washington Carver per la celebrazione della "Storia dei neri d'America", Steve scopre una cospirazione nata ai tempi dalla Guerra Civile: il burro d'arachidi, infatti, non sarebbe stato inventato da Carver, ma Lincoln avrebbe deciso di attribuirgli l'idea per far sì che un nero potesse essere apprezzato a livello nazionale. Un modo per tenere insieme il paese dopo il conflitto civile, insomma.
 Un gruppo di cospirazionisti, noto come Illuminoci (tra i quali lo stesso Stan), avrebbe avuto il compito di proteggere l'inganno nel corso dei secoli, ma ora Steve ritiene gli americani pronti per conoscere ed accettare la verità. 


Sono chiari i riferimenti agli Illuminati, alla massoneria, al simbolismo esoterico, ai servizi deviati ed ai legami tra politica e poteri occulti, anche se il tutto, come abbiamo detto, in chiave prettamente ironica.

Ma non si sa mai, magari qualcuno, partendo dallo scherzo, potrebbe iniziare ad informarsi in modo più serio, e, al di là del burro di arachidi, cominciare ad indagare su questioni storiche davvero importanti, comprendendo come non tutto ci sia stato raccontato in modo proprio esatto...


2) I SIMPSON
Nella puntata 12 della VI stagione dei Simpson (Homer il grande) troviamo il simpatico Homer protagonista di un'avventura ancora più particolare rispetto al solito. 
Dopo aver notato i grandi privilegi concessi a Lenny e Carl sul posto di lavoro, e dopo aver sentito alcuni strani discorsi tra loro, si convince che nascondono un qualche segreto. Decide così di seguirli una sera, arrivando a scoprire la sede principale del Sacro Ordine dei Tagliapietre (che altro non è se non una rappresentazione della Massoneria).
Per diventarne membro Homer dovrebbe salvare la vita ad uno di loro (cosa che tenta vanamente di fare), oppure essere figlio di un adepto; qui c'è la sorpresa, durante un esilarante discorso a tavola si scopre che Nonno Simpson è proprio un appartenente all'ordine (dopo che - curiosamente - ha affermato di essere anche un massone, come se le società fossero distinte).
Homer entra così nei Tagliapietre dopo aver superato una serie di prove, le quali, anche se in modo ironico, non sono poi così diverse da quelle che gli aspiranti massoni devono superare davvero (come ad esempio quella che riguarda l'andare oltre il timore per la propria morte).
Tuttavia, durante un banchetto, Homer rovina la Sacra pergamena e perciò sta per essere espulso, ma prima di essere cacciato gli altri si accorgono che possiede una voglia dalla forma uguale a quella del simbolo dei Tagliapietre; viene così intravisto il lui il "prescelto" di cui le sacre scritture hanno sempre parlato. 

 Homer diventa allora il loro capo e viene servito e riverito, forse fin troppo, al punto da costringere tutti gli altri tagliapietre a lasciare il Sacro Ordine per fondarne un altro, chiamato "Vietato agli Homer", proprio come il club di bambini dal quale era stato escluso nella sua infanzia, traumatizzandolo.


Abbiamo accennato alla similarità tra i Tagliapietre e la Massoneria; ciò è evidente per i simboli utilizzati nell'episodio: dalla piramide all'occhio, dalla squadra al compasso, dal martelletto alla scalpello, fino al sole.
Un altro elemento che testimonia la conoscenza da parte degli autori dei rituali massonici, oltre alle prove iniziatiche, è anche la regola secondo la quale il figlio di un adepto avrebbe una sorta di "permesso speciale" per accedere all'ordine. Non sarà nemmeno un caso il fatto che siano rappresentati diversi brindisi nella puntata, ed infatti le cene massoniche ne prevedono una grande quantità.
Ancora due curiosità. Nella cena sopra nominata si vede un alieno tra i partecipanti al banchetto, forse in questo caso lo scherzoso riferimento è ai rettiliani; tra l'altro i due alieni che spesso accompagnano gli spettatori nelle puntate di Halloween sono chiaramente disegnati con le pupille verticali dei serpenti. Inoltre, nello stesso banchetto, viene cantato un inno nel quale si narrano tutta una serie di eventi di importanza mondiale (dal controllo della monarchia britannica, passando per l'invenzione della stampa, fino al mito di Atlantide), finendo ogni frase con l'espressione "We do", a sottolineare il potere del Sacro Ordine.

3)I GRIFFIN
La serie I Griffin è nota per il suo umorismo tagliente e per le innumerevoli parodie della cultura pop. Dai racconti di Peter e dei suoi amici non mancano i riferimenti a società segrete di ogni ordine e grado come la massoneria e i templari. Molti di questi episodi hanno l’intento di mettere in satira i complessi intrighi delle istituzioni misteriose.
Un esempio importante è l’episodio La fonte meravigliosa (Stagione 8, Episodio 19) in cui Peter e i suoi amici si mettono alla ricerca dell’origine di un’oscena barzelletta e scoprono una società al limite dell’occulto composta dai più grandi geni del mondo, dal mitico Stephen Hawking a Bill Gates (da sempre considerati i bersagli di tanti complotti, ma non sarà un caso). Questa società è rappresentata come un'élite nascosta che controlla vari ambiti della cultura popolare, richiamando le teorie complottiste sugli Illuminati.

Nell'episodio Una scuola per Chris (Stagione 5, Episodio 16), invece, viene condotta una satira delle società segrete attraverso la parodia della Skull and Bones, una reale confraternita dell'Università di Yale spesso associata a varie teorie del complotto, anche a causa dei suoi membri o ex-appartenenti divenuti poi influenti e potenti.



In questo episodio, Chris Griffin viene espulso dalla sua scuola a causa dei suoi scarsi risultati e viene iscritto a una prestigiosa scuola privata. Per aiutarlo a integrarsi, il nonno di Chris, Carter Pewterschmidt, lo introduce alla società segreta Skull and Bones della scuola. Durante la cerimonia di iniziazione, Carter informa Chris che deve trascorrere "sette minuti in paradiso" con il membro più anziano della società, che si rivela essere Herbert, anziano da sempre innamorato del ragazzo.  L'episodio utilizza questa situazione per satirizzare le società segrete e le dinamiche di potere, mantenendo il tono irriverente tipico della serie.

 

 4)SOUTH PARK

  Nell'episodio Fantastico speciale di Pasqua (Stagione 11, ep. 5 ) Stan Marsh scopre una società segreta chiamata "The Hare Club for Men", che custodisce un antico segreto riguardante la vera natura della Pasqua. La sede del club ricorda un tempio massonico e la trama rimanda chiaramente a Il Codice da Vinci, con riferimenti a simbolismi religiosi e cospirazioni intricate. Il club sostiene che il vero Papa dovrebbe essere un coniglio, Snowball, e che la Chiesa ha nascosto questa verità per secoli. L'episodio culmina con l'intervento di Gesù, che conferma la teoria del club e incoraggia la nomina di Snowball come nuovo Papa.

Nell'episodio La sindrome di Hamburger (Stagione 15, ep.8), Stan entra in contatto con la "Segreta società dei Cinici", un gruppo che crede che il mondo sia un'illusione generata da forze misteriose come alieni o robot del futuro. La società è composta da individui che soffrono di una condizione che li rende estremamente cinici. La loro missione è smascherare la realtà e rivelare la verità nascosta dietro le apparenze.

In Super Migliori amici (Stagione 5, ep. 3) i protagonisti si uniscono a una setta guidata dal mago David Blaine, che si rivela essere un culto chiamato "Blaintology", una parodia della Scientology. Stan, rendendosi conto della natura pericolosa del culto, cerca aiuto da Gesù, che convoca i "Super Best Friends", un gruppo di figure religiose tra cui Maometto, Buddha e Krishna, per fermare Blaine e il suo piano di suicidio di massa. L'episodio critica le sette religiose e le loro pratiche manipolative.

5)FUTURAMA

Nell'episodio Il grande da Vinci (Stagione 6, Ep. 5) Fry scopre un disegno nascosto di Leonardo da Vinci che lo conduce, insieme al Professor Farnsworth, in un'avventura che li porta fino al pianeta Vinci, patria di una razza aliena di mega-intellettuali. La trama è una parodia del romanzo Il Codice da Vinci e include riferimenti a una società segreta segreta di cui Leonardo faceva parte. Questa società custodisce il segreto della "Macchina Magnifica", un'invenzione misteriosa di Leonardo.  

Nel film La bestia con un miliardo di schiene, Bender si unisce alla "League of Robots", un'organizzazione segreta composta da robot che si considerano superiori agli umani. La Lega è una parodia delle società esclusive e delle élite segrete, con rituali e gerarchie che ricordano quelle delle società massoniche. L'organizzazione è nota per il suo motto "Uccidi tutti gli umani, sebbene non abbia effettivamente ucciso nessuno da secoli. 


Nell’altro film della serie, Nell'immenso verde profondo, Fry acquisisce la capacità di leggere la mente e viene reclutato da una società segreta di telepati che indossano cappelli di carta stagnola per proteggersi dai pensieri altrui (nella nostra realtà esistono davvero dei complottisti che credono di proteggersi così dai “soldati mentali”). La Legione informa Fry di una battaglia cosmica tra due forze opposte: gli "Encyclopods", che cercano di preservare la vita, e i "Dark Ones", che vogliono distruggerla.