sabato 14 giugno 2025

10 CAUSE CHE POTREBBERO PORTARE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE

 Guerre più o meno dichiarate (Russia e Ucraina), scontri (Israele e Palestina) e tensioni ai confini (India e Pakistan), nuove ideologie estreme (religiose, nazionalistiche), dittatori pericolosi e minacciosi nei confronti dei vicini (Corea del Nord vs Corea del Sud e Giappone) propaganda a farla da padrona (con oggi i social e internet al centro), cause economiche e culturali.
Un elenco di motivi alla base della Prima e della Seconda guerra mondiale ma che, secondo il principio dei corsi e ricorsi storici, possiamo applicare anche al presente.
Vediamo quali sono questi punti di contatto tra ieri e oggi, sperando che tutto ciò possa far riflettere per evitare che il mondo ripiombi in una catastrofe globale. 


 1. Tensioni tra le grandi potenze

  • Ieri: Prima del 1914, tensioni tra imperi europei (Impero tedesco, austro-ungarico, britannico, russo e francese), ma anche con quello Ottomano, oltre a quelle che riguardavano i possedimenti in Africa; prima del 1939, rivalità tra le democrazie occidentali e i regimi totalitari (Germania nazista, Italia fascista, Giappone imperiale).
  • Oggi: Contrasti tra Stati Uniti e Cina, NATO e Russia, India e Pakistan, oltre a situazione estremamente complicate a livello regionale come Iran, Corea del Nord, Israele e i numerosi conflitti in Africa. 


2. Sistema di alleanze rigido

  • Ieri: Triplice Alleanza e Triplice Intesa (WWI); Asse Roma-Berlino-Tokyo contro Alleati (WWII).
  • Oggi: Blocchi definiti – NATO, AUKUS, Quad da un lato; asse Russia-Cina-Iran dall'altro. Crescente polarizzazione nei consessi internazionali (ONU, BRICS, G7).

 

3. Nazionalismi aggressivi

  • Ieri
    : Pan-germanesimo, irredentismo italiano, nazionalismo serbo e degli altri stati balcanici, revanscismo tedesco post-Versailles, oltre ai numerosi colonialisti motivati dal nazionalismo. 
  • Oggi: Nazionalismi autoritari (es. Russia con l’idea di “Novorossija”, Cina con Taiwan, India con il nazionalismo hindu); USA di Trump con nuove mire territoriali, oltre alla disintegrazione del multilateralismo. 


4. Conflitti regionali come scintille

  • Ieri: Le crisi marocchine nei primi anni del '900 e l’attentato di Sarajevo (1914); la guerra civile spagnola e l’invasione della Polonia (1939) come micce di escalation.
  • Oggi: Guerra in Ucraina, tensioni Cina-Taiwan, crisi israelo-palestinese, instabilità in Medio Oriente, tensioni nel Mar Cinese Meridionale e tra India e Pakistan. 


 5. Disinformazione e propaganda

  • Ieri: Forte uso della stampa per costruire nemici e giustificare il conflitto (es. Germania “barbara”, ebrei come capro espiatorio).
  • Oggi: Cyberpropaganda, guerra dell’informazione, deep fake, polarizzazione dell’opinione pubblica tramite social media e media controllati. 


6. Riarmo e militarizzazione

  • Ieri: Corsa agli armamenti navali e terrestri tra imperi (pre-WWI); riarmo della Germania nazista e preparazione bellica globale (anni '30).
  • Oggi: Aumento delle spese militari ovunque (compresa l'Europa), sviluppo di armi ipersoniche, test nucleari nordcoreani, rimilitarizzazione del Giappone, programmi spaziali a scopo difensivo.

 

7. Crisi economiche e instabilità sociale

  • Ieri: Crisi del 1929, iperinflazione tedesca, caos in Italia dopo la Prima guerra, fame e disoccupazione spinsero al potere regimi estremisti.
  • Oggi: Post-pandemia, crisi inflazionistica, crisi energetica, disuguaglianze globali, migrazioni incontrollate, aumento del malcontento sociale e dell’autoritarismo. 


8. Discredito delle istituzioni internazionali

  • Ieri: Nessuna istituzione internazionale prima della Grande guerra; fallimento della Società delle Nazioni nel prevenire l’aggressione nazista e fascista prima della Seconda guerra mondiale.
  • Oggi: Debolezza dell’ONU, paralisi del Consiglio di Sicurezza, crisi del diritto internazionale, scarsa fiducia nelle istituzioni multilaterali. 

 

9. Ideologie contrapposte

  • Ieri: Volontà di potenza, fascismo vs democrazia, comunismo vs capitalismo.
  • Oggi: Democrazie liberali vs autocrazie, ritorno di ideologie autoritarie, conflitti culturali e religiosi.



    10. Sottovalutazione del rischio
  • Ieri: Si credeva che la guerra sarebbe stata breve o evitabile. L’“illusione della pace”.
  • Oggi: Si crede che le armi nucleari impediscano guerre globali, ma il rischio di escalation non è più teorico.


Conclusione

Ormai lo sappiamo, la storia non si ripete mai identica, ma spesso rima.
Le similitudini tra passato e presente possono servire da monito, cercando di guidarci nelle scelte di oggi, così da evitare di ripetere ancora e ancora gli stessi errori di un tempo. 

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