Un elenco di motivi alla base della Prima e della Seconda guerra mondiale ma che, secondo il principio dei corsi e ricorsi storici, possiamo applicare anche al presente.
Vediamo quali sono questi punti di contatto tra ieri e oggi, sperando che tutto ciò possa far riflettere per evitare che il mondo ripiombi in una catastrofe globale.
- Ieri: Prima del 1914, tensioni tra imperi
europei (Impero tedesco, austro-ungarico, britannico, russo e francese), ma anche con quello Ottomano, oltre a quelle che riguardavano i possedimenti in Africa;
prima del 1939, rivalità tra le democrazie occidentali e i regimi
totalitari (Germania nazista, Italia fascista, Giappone imperiale).
- Oggi: Contrasti tra Stati Uniti e Cina, NATO e
Russia, India e Pakistan, oltre a situazione estremamente complicate a livello regionale come Iran, Corea del Nord, Israele e i numerosi conflitti in Africa.
2. Sistema di alleanze rigido
- Ieri: Triplice Alleanza e Triplice Intesa (WWI);
Asse Roma-Berlino-Tokyo contro Alleati (WWII).
- Oggi: Blocchi definiti – NATO, AUKUS, Quad da un
lato; asse Russia-Cina-Iran dall'altro. Crescente polarizzazione nei
consessi internazionali (ONU, BRICS, G7).
3. Nazionalismi aggressivi
- Ieri: Pan-germanesimo, irredentismo italiano, nazionalismo serbo e degli altri stati balcanici, revanscismo tedesco post-Versailles, oltre ai numerosi colonialisti motivati dal nazionalismo.
- Oggi: Nazionalismi autoritari (es. Russia con
l’idea di “Novorossija”, Cina con Taiwan, India con il nazionalismo
hindu); USA di Trump con nuove mire territoriali, oltre alla disintegrazione del multilateralismo.
4. Conflitti regionali come scintille
- Ieri: Le crisi marocchine nei primi anni del '900 e l’attentato di Sarajevo (1914); la guerra
civile spagnola e l’invasione della Polonia (1939) come micce di
escalation.
- Oggi: Guerra in Ucraina, tensioni Cina-Taiwan,
crisi israelo-palestinese, instabilità in Medio Oriente, tensioni nel Mar
Cinese Meridionale e tra India e Pakistan.
5. Disinformazione e propaganda
- Ieri: Forte uso della stampa per costruire
nemici e giustificare il conflitto (es. Germania “barbara”, ebrei come
capro espiatorio).
- Oggi: Cyberpropaganda, guerra dell’informazione,
deep fake, polarizzazione dell’opinione pubblica tramite social media e
media controllati.
6. Riarmo e militarizzazione
- Ieri: Corsa agli armamenti navali e terrestri
tra imperi (pre-WWI); riarmo della Germania nazista e preparazione bellica
globale (anni '30).
- Oggi: Aumento delle spese militari ovunque (compresa l'Europa),
sviluppo di armi ipersoniche, test nucleari nordcoreani,
rimilitarizzazione del Giappone, programmi spaziali a scopo difensivo.
7. Crisi economiche e instabilità sociale
- Ieri: Crisi del 1929, iperinflazione tedesca, caos in Italia dopo la Prima guerra, fame e disoccupazione spinsero al potere regimi estremisti.
- Oggi: Post-pandemia, crisi inflazionistica,
crisi energetica, disuguaglianze globali, migrazioni incontrollate, aumento del malcontento sociale
e dell’autoritarismo.
8. Discredito delle istituzioni internazionali
- Ieri: Nessuna istituzione internazionale prima della Grande guerra; fallimento della Società delle Nazioni nel
prevenire l’aggressione nazista e fascista prima della Seconda guerra mondiale.
- Oggi: Debolezza dell’ONU, paralisi del Consiglio
di Sicurezza, crisi del diritto internazionale, scarsa fiducia nelle
istituzioni multilaterali.
9. Ideologie contrapposte
- Ieri: Volontà di potenza, fascismo vs democrazia, comunismo vs
capitalismo.
- Oggi: Democrazie liberali vs autocrazie, ritorno di ideologie autoritarie, conflitti culturali e
religiosi.
10. Sottovalutazione del rischio
- Ieri: Si credeva che la guerra sarebbe stata
breve o evitabile. L’“illusione della pace”.
- Oggi: Si crede che le armi nucleari impediscano
guerre globali, ma il rischio di escalation non è più teorico.
Conclusione
Ormai lo sappiamo, la storia
non si ripete mai identica, ma spesso rima.
Le similitudini tra
passato e presente possono servire da monito, cercando di guidarci nelle scelte di oggi, così da evitare di ripetere ancora e ancora gli stessi errori di un tempo.
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